La musica del Vangelo. Che non smetta di vibrare...
La musica del Vangelo. «Se la musica del Vangelo smette di suonare - scrive papa Francesco - avremo perso la gioia, la tenerezza, la capacità di riconciliazione...»
Fratelli tutti è la terza enciclica scritta da papa Francesco, dopo Lumen fidei e Laudato si', firmata ad Assisi il 3 ottobre dello scorso anno, vigilia della festa del “poverello”, sulla tomba di san Francesco. Nel testo il pontefice affronta molti temi critici legati all’attualità, come la cultura dello scarto, la comunicazione aggressiva della rete, la questione dei migranti, il populismo irresponsabile, l’ossessione di ridurre i costi del lavoro, la pena di morte. Per Francesco la terapia è la fratellanza, l’amicizia sociale, riscoprire la capacità e la bellezza di chiamarsi “fratello” e “sorella”; questa è la via per sognare e pensare ad un’altra umanità, seguendo la logica della solidarietà e della sussidiarietà per superare l’inequità planetaria.
Il brano preso a riferimento dalla Diocesi di Padova per la Quaresima di fraternità è il numero 277 dell’enciclica, nella parte in cui recita: «Se la musica del Vangelo smette di vibrare nelle nostre viscere, avremo perso la gioia che scaturisce dalla compassione, la tenerezza che nasce dalla fiducia, la capacità della riconciliazione che trova la sua fonte nel saperci sempre perdonati-inviati. Se la musica del Vangelo smette di suonare nelle nostre case, nelle nostre piazze, nei luoghi di lavoro, nella politica e nell’economia, avremo spento la melodia che ci provocava a lottare per la dignità di ogni uomo e donna».