Il rebus bollette. Sfatiamo l’errata vulgata che il mercato tutelato sia sempre più “tutelante” rispetto a quello libero

Come si fa a conoscere tutte le offerte che propongono centinaia di aziende del settore?

Il rebus bollette. Sfatiamo l’errata vulgata che il mercato tutelato sia sempre più “tutelante” rispetto a quello libero

Chiariamo subito un fatto, suffragato dai numeri: il mercato cosiddetto “tutelato” di elettricità e gas non è giocoforza più conveniente per il consumatore. La realtà dimostra che i due settori offrono abbondante concorrenza, e il mercato libero è ricco di offerte assai interessanti per gli utenti. Che, dal 1° febbraio 2024 per il gas e dal 1° luglio 2024 per l’elettricità, confluiranno quasi tutti nel mercato libero.

Bravo, ci si sentirà replicare: e come si fa a conoscere tutte le offerte che propongono centinaia di aziende del settore? Niente di più facile. L’Arera (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente) ha nel suo sito arera.it un Portale offerte che elenca tutte le più vantaggiose in base ai requisiti che si possiede: il confronto è semplice, aderire alle stesse pure. E giova a tutti consultarlo periodicamente, questo sito: per non trovarsi a pagare la luce il doppio di quanto si potrebbe pagare cambiando il gestore. Gli italiani lo fanno abbastanza normalmente con gli operatori delle telecomunicazioni, dovranno abituarsi a farsi pure per le bollette domestiche.

Tutti? No. La legge prevede che il mercato tutelato rimanga comunque per i clienti cosiddetti vulnerabili: dagli anziani sopra i 75 anni a chi si trova in documentate difficoltà economiche fino a disabili e terremotati. Non è un obbligo, ma una possibilità.

Tutti gli altri che non abbiano ancora scelto un fornitore nel mercato libero, verranno passati automaticamente al Servizio a tutele graduali: in tale Servizio le condizioni contrattuali ed economiche saranno definite da Arera che le sta mettendo all’asta con i vari operatori del mercato.

Quindi sfatiamo l’errata vulgata che il mercato tutelato sia sempre più “tutelante” rispetto a quello libero. Anche perché, dopo le atroci sofferenze che hanno patito i nostri portafogli dal 2022 fino a metà dell’anno scorso, i prezzi del kwh elettrico e del metro cubo di gas si sono calmati. E tali dovrebbero rimanere a lungo, salvo guerre, pandemie e catastrofi non prevedibili.

A proposito: l’impennata dei prezzi di cui sopra ha portato ad esiti vari e originali. Si sono infittite le installazioni di impianti fotovoltaici domestici e aziendali, contribuendo alla crescita delle fonti pulite e rinnovabili di energia. I consumi di gas (complici anche inverni non rigidissimi) sono fortemente calati sul fronte domestico: un po’ tutti hanno messo mano ai termostati e alle caldaie per dosare meglio le temperature e risparmiare in bolletta. Molte caldaie di vecchia generazione sono state cambiate; molte stufe a pellet di ultima generazione sono state installate soprattutto al Nord. Come diceva il filosofo: si è fatta di necessità virtù.

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Fonte: Sir