Il coronavirus non scoraggia il gioco alle slot. E vola l'azzardo online
A Bergamo, Brescia e Siena i sindaci hanno dovuto emettere un'ordinanza che vieta esplicitamente il gioco d'azzardo nelle tabaccherie. Nonostante una direttiva dell'Agenzia dei monopoli che invita i tabaccai a spegnere i monitor. Crescono del 13,9% le scommesse online dal 23 febbraio al 10 marzo
Nonostante l'emergenza coronavirus, c'è chi gioca alle slot machine nelle tabaccherie. Non sono bastati i decreti del Governo che limitano gli spostamenti delle persone e vietano l'assembramento delle persone. E così i sindaci di alcune città si sono visti costretti ad emanare in questi giorni ordinanze in cui vietano esplicitamente il gioco d'azzardo nelle tabaccherie, compresa la vendita dei gratta e vinci. Il sindaco di Bergamo l'ha emanata il 12 marzo, quelli di Brescia e Siena il 17 marzo.
Il Decreto del presidente del Consiglio dell'11 marzo ha chiuso tutti gli esercizi commerciali ad eccezione degli alimentari, delle farmacie, delle parafarmacie, delle edicole e, appunto, delle tabaccherie: queste ultime per la vendita dei prodotti dei Monopoli. La stessa Agenzia per le dogane e i monopoli ha pubblicato il 12 marzo, quindi il giorno dopo il decreto del Presidente del consiglio, una direttiva in cui chiede ai concessionari del gioco il "blocco delle slot machines ed agli esercenti la disattivazione di monitor e televisori al fine di impedire la permanenza degli avventori per motivi di gioco all’interno dei locali".
I Decreti del Presidente del consiglio e la direttiva dell'Agenzia per le dogane e i monopoli (e anche il buon senso) non sono bastati a spegnere le slot machine. Tanto che ieri l'assessore al Welfare della Regione Lombardia, Stefano Bolognini, è intervenuto con un comunicato in cui afferma che "ci risulta, da alcune segnalazioni provenienti dall’intero territorio regionale che, all’interno di alcuni esercizi, in particolare tabaccherie, le attività inerenti il gioco d’azzardo, tipo slot machines, continuino, nonostante il coronavirus, in maniera regolare. Si tratta, oltre al pericolo inerente gli assembramenti nei locali chiusi, di una palese violazione del Decreto del presidente del Consiglio. A questo proposito Regione Lombardia e il presidente Attilio Fontana fanno appello al senso civico dei cittadini e invitiamo tutti a segnalare tempestivamente situazioni come queste, compresa la vendita di ‘gratta e vinci’, alle Forze dell’Ordine o alle Polizie locali”.
E mentre gli incalliti delle slot machine vanno alla ricerca del tabaccaio che non spegne i monitor, il gioco d'azzardo on line vola. Secondo Game Account Network (Gan), società con sede a Londra che fornisce software e altri servizi legati a questo settore, dal 23 febbraio (data in cui è stata istituita la prima zona rossa, nei dieci comuni del Lodigiano) al 10 marzo sulle sue piattaforme c'è stato un incremento del 13,9% del numero di scommesse. E secondo questa società il trend continuerà per tutto il mese di marzo.