I vicariati del Graticolato e di Vigonza pregano - da casa - per i missionari martiri. La via crucis da scaricare
“Innamorati e vivi” è lo slogan della 28a Giornata di preghiera e digiuno per i missionari martiri, che si celebra il 24 marzo, anniversario dell’uccisione di mons. Oscar Romero. Sul tema, ieri sera – venerdì 20 – era in programma una Via Crucis tra San Giorgio delle Pertiche e Arsego.
Invitati erano il vicariato del Graticolato e quello di Vigonza. Anzi, sono invitati! La Via Crucis non si tenuta più, ma chi lo desidera è invitato a celebrarla comunque personalmente, scaricandola da questo sito.
Da don Fernando Fiscon, parroco di Codiverno (vicariato di Vigonza), ha condiviso questa riflessione, che è anche un invito a celebrare la Via Crucis: «In questo venerdì di Quaresima davanti al Crocifisso e guardando le sue piaghe prego con te e per te: “O Gesù Cristo crocifisso, che ci hai amati tutti, anche quando ti abbiamo messo in croce, aiutami ad amare come te fino in fondo tutti! Anche se sei inchiodato a una croce, isolato dal mondo (come noi in questi giorni), sembri abbracciarci tutti, buoni e cattivi, malati e sani, e dirci: non ferire nessuno dei tuoi fratelli e non lasciare che nessuno resti solo nel momento della sofferenza, della malattia, della morte! Signore, siamo costretti a rimanere lontani gli uni dagli altri, come hanno costretto te trascinandoti sul monte Calvario. Fa’ che il nostro cuore non si indurisca e si chiuda in se stesso, ma al contrario, si apra alle necessità del mondo e di chi vive con me e attorno a me. Tu mi dici Signore in questa Quaresima, come hai detto a Tommaso incredulo: “Tocca con mano le mie ferite e non essere incredulo, ma sii credente”. Aiutami Signore a credere che ponendo nelle tue piaghe le mie ferite posso essere risanato, che offrendo i miei sacrifici e le mie rinunce di questi giorni, posso aiutare la mia comunità e tanti fratelli a non diventare vittime del malefico virus dell'egoismo e dell'indifferenza e del Coronavirus che sta mettendo “in croce” il mondo intero. Tu insegnaci, Signore, che anche nella prova e su una croce si può continuare ad amare. Aiutaci a fare altrettanto anche se costretti all'isolamento in casa o su un letto di ospedale».
E ancora: «In questo venerdì di Quaresima voglio accompagnarti sulla strada del Calvario, facendo con te la Via Crucis, offrendo le mie rinunce di oggi e pregando per tutti coloro che come te stanno portando una croce pesante sulle spalle. Liberaci da ogni male e rendici migliori, Signore, sempre più uniti attorno a te che sei l’amore».