Fondazione Opera della Speranza. A servizio del territorio

Nata dalla fusione per incorporazione della Fondazione Santi Antonio e Michele (Fonzaso) e Fondazione San Giuseppe (Quero)

Fondazione Opera della Speranza. A servizio del territorio

Lo scorso 1° dicembre, presso la sede vescovile di Padova si è tenuta l’assemblea costitutiva della Fondazione Opera della Speranza che ha sancito l’efficacia della fusione per incorporazione degli enti: Fondazione Santi Antonio e Michele con sede in Fonzaso e Fondazione San Giuseppe con sede in Quero nell’ente denominato Fondazione Opera della Speranza (già denominato Fondazione Sant’Antonio Abate). «La finalità dell’operazione – precisa la presidente Patrizia Scalabrin – risiede nella volontà dei fondatori, Diocesi di Padova e parrocchie, di pervenire a un’unica realtà maggiormente strutturata e organizzata così da garantire nel tempo l’offerta di servizi socio sanitari, sociali ed educativi, di eccellenza». La fusione di fondazioni è una operazione innovativa nel panorama regionale veneto e la Diocesi di Padova con le parrocchie di Alano di Piave, Fonzaso e Quero Vas esprimono la propria soddisfazione per il completamento del processo di fusione e ringraziano quanti, a diverso titolo, lo hanno reso possibile. Fondazione Opera della Speranza è il tentativo di dare una risposta più efficace alle sfide che impegnano i centri di servizio nella cura delle persone fragili e fonda la propria motivazione nella volontà dei fondatori di mantenere nei territori bellunesi una presenza qualificata e significativa, dando continuità alle finalità e alla storia di ciascuno degli enti che ne fanno parte. Quelle opere di carità, sorte in seno alle singole parrocchie molti decenni orsono, hanno garantito alle comunità territoriali la possibilità di fruire di servizi sociosanitari, sociali ed educativi a testimonianza dei valori cristiani di solidarietà, sussidiarietà, dignità e rispetto della persona. Il consiglio di amministrazione della nuova Fondazione ha eletto come proprio presidente Patrizia Scalabrin, già presidente delle Fondazioni di Alano e Fonzaso e come vice-presidente Antonio Turturici, già presidente della Fondazione di Quero; il direttivo potrà avvalersi anche della professionalità di Domenico Scibetta, don Stefano Vanzetto, Luciano De Faveri (ragioniere) e Paolo Serrangeli (avvocato). Per l’organo di controllo collegiale sono stati nominati Fabio Gallio, Massimiliano Bordin e Giuseppe Moro. Il vescovo Claudio Cipolla, attraverso il vicario episcopale don Luca Facco, ha ringraziato le parrocchie e tutti i professionisti coinvolti in questa rilevante operazione, formulando i migliori auguri per una proficua collaborazione.

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