Equità fiscale, traguardo ancora lontano. Il Forum delle Associazioni familiari del Veneto scrive ai parlamentari veneti
L’Assegno Unico? Un provvedimento che va nella direzione giusta. Ma se l’obiettivo è l’equità fiscale per le famiglie, la strada da percorrere è ancora lunghissima. Se ne parla in una nota inviata a tutti i parlamentari veneti e firmata dal presidente del Forum delle Associazioni familiari del Veneto, Adriano Bordignon.
L’iniziativa fa seguito all’Assemblea Regionale di Verona di sabato 13 novembre, e all’Assemblea Nazionale che si è svolta a Roma il 20 novembre, e chiede scelte coraggiose in merito alla cosiddetta “Riforma Fiscale”.
«Siamo in un’epoca di incertezza e di transizione che chiede coraggio e capacità di prospettiva. Chiediamo ai nostri Parlamentari di prenderne atto e di considerare le famiglie soggetto strategico per un balzo di futuro. L’istituzione di un fondo pluriennale da 8 miliardi di Euro per la riduzione della pressione fiscale, contenuto all’interno del Disegno di Bilancio per l’anno 2022, è un’importante occasione per gettare le basi di una ripartenza dell’economia», argomenta Bordignon, «ma come Forum delle Associazioni Familiari non possiamo non evidenziare come da ben 40 anni le famiglie italiane facciano le spese di uno squilibrio fiscale ingiustificabile».
In particolare il presidente del Forum segnala all’attenzione di senatori e deputati «un’iniquità che coinvolge pesantemente le famiglie». Se è vero infatti che l’articolo 53 della Costituzione prevede che si concorra alle spese pubbliche secondo la propria capacità contributiva, ciò non trova piena applicazione per i nuclei familiari. Nella tassazione dei redditi, annota Bordignon, «per la maggior parte dei casi i carichi familiari non vengono debitamente considerati, esponendo le famiglie ad una pressione fiscale talvolta eccessiva e non rispettosa della funzione sociale delle famiglie».
Inoltre, è il secondo punto della missiva, è conclamato che l’attuale scala delle aliquote Irpef penalizzi significativamente le famiglie. Il Forum lo documenta cifre alla mano. «Questo sistema vede i redditi fino a 15mila euro tassati al 23 per cento (aliquota già eccessiva in rapporto alla capacità contributiva); i redditi da 15mila a 28mila euro tassati al 27 per cento, i redditi da 28mila a 55mila euro tassati al 38 per cento con un salto di ben 11 punti percentuali rispetto allo “scalone” precedente».
Se quindi non si vuole che questa vera e propria stortura si perpetui, «chiediamo ai parlamentari, eletti dalle famiglie venete, di supportare questo importante principio costituzionale di equità orizzontale», afferma il Forum attraverso il suo presidente, «sostenendo le istanze e la dignità delle famiglie e attivando basi più credibili per un rilancio della natalità». Proprio la questione della cronica denatalità che affligge il nostro Paese (in Veneto un crollo verticale: abbiamo perso un bambino su tre negli ultimi 12 anni e il 2021 promette risultati peggiori) «dovrebbe indurre», sostiene Bordignon, «se non per questioni di equità e giustizia, perlomeno per motivazioni di sostenibilità e competitività, a cambiare decisamente prospettiva».
In conclusione, equità fiscale ed Assegno Unico e Universale «diventano, insieme ai servizi per la prima infanzia e a strumenti per la conciliazione dei tempi di famiglia e di lavoro, la svolta tanto attesa che può contrastare le situazioni di disagio economico delle famiglie, dare rilancio ai consumi (generando a sua volta nuove entrate tributarie, nuovo lavoro, nuova occupazione) e infondere nuova fiducia nelle famiglie». Di contro, si legge nella nota, «eliminando le detrazioni Irpef per i figli a carico senza un provvedimento a regime che tenga conto della composizione del nucleo familiare, tutto il sistema fiscale viene a posizionarsi esclusivamente su base individuale, quindi iniquo e “incostituzionale”».