Economia: Tria, “il deficit non salirà. E il governo non vuole portare l’Italia fuori dall’euro”
“Il sistema delle banche italiane è solido. Stiamo vigilando perché non sia messo in difficoltà” dalle oscillazioni e dai rischi dei mercati. Intervenendo a Roma alla Giornata del risparmio, il ministro Giovanni Tria si è soffermato sulla situazione finanziaria ed economica del Paese e, seppur indirettamente, ha risposto ad alcune osservazioni svolte dal governatore della Banca d’Italia Visco.
Per Tria “il deficit non salirà come paventato da alcuni interlocutori, istituzionali e non”. E poco oltre: “non era mai accaduto che quando un Paese dell’Unione europea ha deviato dalle regole fiscali si sia messa in discussione la sua appartenenza o meno all’Ue o all’area euro”. Tria parla di “grande equivoco”, dato che il governo non vuole in alcun modo l’uscita dell’Italia dall’euro o dall’Unione europea”.
Tria si sofferma poi sul livello del deficit e rilancia l’azione del governo per favorire la ripresa e gli investimenti economici. “Dopo dieci anni e due recessioni, siamo già oltre gli effetti della grande depressione degli anni ‘30. Questo ci ha fatto capire che il costo del non deficit non ce lo possiamo permettere, né economicamente, né socialmente”. Invece il “costo” del deficit è “sostenibile e responsabile e ci consentirà come sistema Paese di affrontare i prossimi anni con la certezza che ridurremo il rapporto debito/pil e una maggiore fiducia nella nostra capacità di creare benessere”.
Nel suo intervento, il presidente Acri Giuseppe Guzzetti aveva affermato: “Il risparmio privato, e non solo,- non può venire sacrificato sull’altare del debito pubblico. È responsabilità del governo di non mettere a rischio il risparmio degli italiani”.