Droghe. Boom di sequestri di cocaina nel 2019, giù eroina e cannabis
Dati ancora da consolidare, ma i trend sembrano non lasciare dubbi. Lo scorso anno raddoppiati i sequestri di cocaina rispetto al 2018 e se dovessero essere confermati dalla relazione annuale 2020 si tratterebbe del record assoluto dagli anni 70 ad oggi
Il narcotraffico che attraversa l’Italia cambia volto in un solo anno: tornano a crescere i sequestri di cocaina, con un balzo che vede i numeri del 2019 raddoppiati rispetto al 2018 (se verranno confermati dai dati consolidati forniti dalla relazione annuale 2020). In calo, dopo continui aumenti, i sequestri di eroina. Infine, il crollo dei sequestri di cannabis e in modo particolare dell’hashish.
I trend che emergono dai dati mensili elaborati dalla Direzione centrale dei servizi antidroga (Dcsa), da considerare “in fase di consolidamento” come precisa la stessa Dcsa, danno già un primo quadro di quel che poi verrà delineato nella Relazione annuale 2020. Già lo scorso anno, con la relazione annuale 2019, si parlava del record complessivo di sequestri realizzati in Italia dal 1985, con l’unica eccezione del 2014 “in cui fu registrato un quantitativo di poco superiore”, ammette la relazione.
Ma quello che colpì del testo licenziato dalla Polizia di Stato lo scorso anno furono i trend delle singole droghe. “Il dato nazionale per singola sostanza mostra anche quest’anno aumenti significativi a proposito dell’eroina (+59,52%) - si può leggere nella prefazione della relazione del 2019, con dati riferiti al 2018 - e delle droghe sintetiche nella presentazione in dosi (+37,31%), alle quali si aggiungono, invertendo i rispettivi trend, i valori relativi alle piante di cannabis (+93,93%), e all’hashish (+318,50%).
Per contro, continuano a decrescere i volumi della cocaina (-11,70%), mai così in basso dal 2004, mentre, con una netta inversione di tendenza, si riducono i sequestri di marijuana (-58,01%), che restano però ai massimi della serie decennale, escludendo il biennio 2016-2017”. I dati principali del 2018, infatti, vedevano la cannabis ancora come prima sostanza stupefacente sequestrata in Italia, con oltre 117 tonnellate (di cui oltre 78 tonnellate di hashish e oltre 39 tonnellate di marijuana) sequestrate. Ad una certa distanza, la cocaina con 3,6 tonnellate sequestrate nel 2018: un dato in diminuzione, come già anticipato, rispetto alle 4,1 tonnellate sequestrate nel 2017 e le 4,7 tonnellate sequestrate nel 2016. Infine l’eroina che con i suoi 975 kg sequestrati ha fatto registrare nel 2018 un record su almeno i precedenti 8 anni (anche se siamo ancora lontani dalle oltre 2,5 tonnellate di eroina sequestrate all’anno nei primi anni del 2000).
Con il 2019, il quadro dei sequestri sembra dover essere destinato ad uno scossone senza precedenti. Il primo dato eclatante riguarda i sequestri di cocaina che fanno registrare una sorta di effetto rimbalzo. Se dovessero essere confermati nel rapporto annuale, i sequestri di cocaina potrebbero superare le 7 tonnellate. Un dato che potrebbe fissare un nuovo record assoluto per i sequestri di cocaina in Italia.
Mai, nel nostro paese, si è sequestrata così tanta polvere bianca. Il dato più alto, ad oggi, riguarda quello del 2011, quando i sequestri di cocaina superarono le 6 tonnellate, e quello del 1994 quando in un solo anno si sequestrarono oltre 6,6 tonnellate di cocaina, quasi esclusivamente per merito di un singolo sequestro avvenuto a Borgaro Torinese di oltre 5 tonnellate (ad oggi il record mai battuto di sequestro singolo di cocaina in Italia).
Contrariamente ai trend registrati fino al 2018, inoltre, i dati provvisori sui sequestri di eroina nel 2019 risultano in calo e in linea con quelli del 2017. Un calo che andrebbe quindi a smorzare quella che la relazione del 2019 (con dati al 2018) definisce come “ripresa dei traffici di eroina nel nostro Paese, sostenuta verosimilmente da un consolidamento della domanda di questo stupefacente nel mercato di consumo nazionale”.
Sono i sequestri di cannabis, infine, la terza e ultima novità che potrebbe portare la relazione 2020. Secondo i dati provvisori, infatti, i sequestri complessivi di cannabis supererebbero di poco le 40 tonnellate. Ben al di sotto della metà rispetto all’ammontare complessivo del 2018. A determinare il crollo soprattutto il calo di sequestri di hashish che nel 2018, invece, aveva fatto registrare un incremento superiore al 300 per centoGiovanni Augello