“Dopo di me”, il progetto che aiuta gli anziani e i loro amici a quattro zampe
Ideato dall'associazione Asta, sarà presentato in Campidoglio il 28 ottobre: garantisce agli anziani un supporto per la cura dei loro animali domestici, quando loro non ce la faranno più. E anche “dopo di loro”
ROMA – Un piccolo problema può diventare un impedimento: e un'idea semplice può fornire una grande opportunità. Come quella di godere della compagnia di un animale domestico: un'opportunità particolarmente preziosa per gli anziani che vivono da soli, i quali però sono spesso costretti a rinunciarvi, per paura di non farcela. E anche per la preoccupazione del “dopo”. Per questo l'associazione Asta (Associazione Salute e Tutela degli Animali), in collaborazione con Anmvi (Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani) e Vetonline24, ha ideato il progetto “Dopo di me”, patrocinato da FederAnziani Senior Italia e dall'assessorato alla Crescita culturale di Roma, che sarà presentato il prossimo 28 settembre in Campidoglio. L'obiettivo è permettere agli anziani oltre i 65 anni di età di non privarsi dell'affetto di un animale domestico, aiutandoli quando non saranno più in grado di occuparsene o quando il padrone non ci sarà più. Una delle maggiori criticità cnell'adozione di un cane o un gatto da parte di persone anziane è infatti “la gestione e la sistemazione dell'animale in caso di perdita del proprietario – spiega Susanna Celsi, presidente dell'associazione Asta - Secondo la legislazione italiana, l'animale domestico è una res che viene ereditata al momento della dipartita del proprietario, proprio come avviene per un immobile o un qualunque bene di proprietà. Ma non sempre gli eredi possono o vogliono prendersi cura dell'animale in questione, ed ecco che nasce l'incertezza dell'adozione, perché non si è sicuri del dopo e di che fine farà l'animale. Dubbi assolutamente legittimi che condividiamo appieno”.
“Dopo di me”, come e perché
Si attiverà una vera e propria rete di sostegno intorno al “binomio animale-anziano”, con una serie di attività: l'assistenza sanitaria gratuita per gli animali dati in affido agli anziani con un Isee fino a 15 mila euro; la creazione di un centro di accoglienza temporaneo per gli animali in attesa di essere collocati presso un altro proprietario, a causa dell'indisposizione temporanea o della morte del padrone; il supporto e l'assistenza domiciliare per gli animali dati in affido; la creazione di un trust di scopo per la tutela del rispetto delle volontà dei proprietari.
Da ottobre partirà la selezione dei volontari che saranno coinvolti nel progetto, iniziando da Roma per poi allargarsi alle altre città. “Siamo fiduciosi e speriamo in un'ampia adesione da parte dei cittadini - spiega Celsi - perché crediamo realmente che questo sia un problema molto sentito al quale è importante offrire una soluzione. Ad oggi sono tanti gli anziani che si sentono inutili, spesso un peso per la società e i familiari, e invece costituiscono una risorsa che può dare ancora tanto, ed è importante offrire loro un sostegno che permetta di aiutare allo stesso tempo una categoria altrettanto in difficoltà e indifesa com'è quella degli animali. Da sempre ci battiamo perché questi ultimi abbiano maggiori diritti, contro i maltrattamenti e i soprusi che subiscono e la cattiveria gratuita che a volte viene perpetrata a danno loro. Con la realizzazione di questo progetto potremo dare una seconda possibilità di vita agli anziani e ai loro animali e far sì che entrambi arrivino più serenamente al traguardo finale. Contiamo anche sull'aiuto che altri cittadini vorranno darci per sostenere questo progetto, perché tutti possono contribuire attivamente a realizzarlo”.
Pet e anziano “binomio vincente”
Vivere con un animale domestico ha un impatto positivo su salute e umore, riduce la solitudine e aumenta la serenità, favorisce la socializzazione ed è uno stimolo a muoversi. A dichiararlo sono gli over 65, secondo i quali la propria vita è migliore grazie alla presenza di un pet, cane o gatto che sia. Lo stesso Osservatorio di FederAnziani Senior Italia ha calcolato, in un'indagine, che il Sistema Sanitario Nazionale risparmierebbe ben 4 miliardi di euro l'anno nel curare e gestire patologie quali il diabete, la depressione e le malattie cardiocircolatorie che registrano un significativo miglioramento quando nella vita di un anziano è presente un animale da compagnia. Tutti elementi positivi che spingerebbero a trascorrere la propria vita con un pet.
Per avere maggiori informazioni sul progetto e sulla possibilità di contribuire attivamente è possibile contattare l'associazione Asta al 3346551646 o visitare il sito. (cl)