Don Pio Pampaloni ha concluso il suo pellegrinaggio terreno
È mancato mercoledì 23 gennaio don Pio Pampaloni, nato a Pionca di Vigonza il 1 ottobre 1936 e prete dal 1960. Prima in parrocchia (Noventana, Sarmeola, Eremitani, Montegrotto, San Bonaventura), poi assistente scout e consulente Cif, è stato parroco a Monterosso, insegnante in Seminario e missionario tra gli emigranti in Inghilterra. I funerali sabato 26 gennaio all'Opsa.
Don Pio Pampaloni nasce a Pionca di Vigonza il giorno 1 ottobre 1936 ed è ordinato prete il 10 luglio 1960. Uno dei fratelli, Elia, è missionario comboniano in Uganda.
Nell’ottobre 1960 è studente presso la Pontificia Università Lateranense e nell’agosto del 1963 inizia ad insegnare diritto canonico in Seminario Maggiore. Contestualmente diventa collaboratore festivo a Noventana (1963-1965), Sarmeola (1965-1966), Eremitani in Padova (1966-1968), Montegrotto Terme (1968-1969), San Bonaventura di Cadoneghe (1969-1971). Nel 1970 è Assistente provinciale Associazione Scoutistica Cattolica Italiana e Consulente provinciale del C.I.F. Nell’ottobre 1971 viene nominato insegnante di Teologia morale professionale e sociale in Seminario e parroco di Monterosso. Nel giugno del 1973 è vice-bibliotecario del Seminario Maggiore e collaboratore festivo a Ca’ Morosini e Balduina.
Nell’ottobre 1976 viene destinato alle missioni tra gli emigranti in Inghilterra. Al suo rientro, nell’autunno 1980, diventa insegnante di religione. Nel 1985 è delegato per la Curazia di San Lorenzo di Bovolenta; due anni dopo diventa giudice del Tribunale Ecclesiastico Diocesano. A partire dal febbraio 2010 è vice-direttore della Biblioteca Capitolare e collabora con don Pierantonio Gios nella revisione di testi e lavori di compilazione. Collabora anche con la rivista Studia Patavina per le recensioni e altri compiti redazionali.
Dopo la permanenza nella Casa del clero, a seguito di un malore che lo blocca nell’autonomia fisica, ma non nella mente vivace e penetrante, nel 2013 è accolto all’Opera della Provvidenza, dove muore il 23 gennaio 2019.
Don Pio era uomo cordiale, originale nella spiritualità, dall’intelligenza fulminea, lucida e curiosa, dalla comunicativa schietta e immediata, dall’umanità ricca oltre che aperta ai problemi sociali. Idealista, inquieto, ma generoso, era culturalmente molto versatile, tanto da muoversi bene in discipline diverse e applicarsi a diversi incarichi con straordinaria professionalità, con risultati sempre plausibili, con serietà e fedeltà ferrea, sebbene non mancasse un costante senso critico, dovuto proprio al fatto che, nella personale lucidità, pareva cogliere con immediatezza anche i limiti e la provvisorietà di quanto doveva fare. Nella permanenza all’Opsa, il carattere sembrava essersi addolcito, come se l’equilibrio raggiunto fosse il punto di arrivo di una desiderata tranquillità.
Le esequie vengono celebrate dal Vescovo Claudio nella chiesa dell’Opsa, sabato 26 gennaio.