16/11/2024
Il successo elettorale di Donald Trump conferma che l’economia “vissuta”, non quella delle statistiche, è una motivazione sufficiente per indirizzare il consenso o il dissenso. Diventa rabbia quando i benefici vanno a pochi. Chi sta tentando di immaginare le mosse della nuova amministrazione Usa (che entrerà ufficialmente in carica il 20 gennaio) prevede l’immediata introduzione, tra gli ordini esecutivi, di dazi all’Europa e alla Cina. Si ipotizzano pari al 10% per il Vecchio Continente (vedremo se generalizzati o mirati) e un 60% per Pechino e altri Paesi ritenuti commercialmente ostili