Coronavirus. Venezia, dalle detenute della Giudecca gesti concreti di solidarietà agli ospedali
Sono 110 gli euro donati dalle 71 donne del carcere femminile della Giudecca, al reparto di terapia Intensiva dell’Ospedale dell’Angelo di Mestre, una delle strutture in prima linea nella lotta al Coronavirus in Veneto. Ma anche 400 flaconcini di gel igienizzante prodotti nei laboratori artigianali degli Istituti veneziani.
La cifra di per sé è modesta ma ha un alto valore simbolico soprattutto perché arrivata a conclusione di una settimana caratterizzata da disordini e violenze nelle carceri italiane.
Rivolte che non hanno riguardato l’istituto veneziano dove la protesta – pur sentita, contro il sovraffollamento e determinata in primo luogo dal timore di una diffusione all’interno del carcere del Covid-19 – si è espressa in maniera pacifica.
«Siamo le donne che ai vostri occhi fanno parte dell’ultimo ceto sociale – spiegano le detenute – donne che hanno sbagliato ma stanno anche pagando per i loro errori, donne che lì fuori, come tutti voi, hanno una famiglia».
La raccolta nasce dalla volontà di contribuire alla lotta contro il Coronavirus anche in quanto cittadine, come le detenute stesse hanno voluto sottolineare nella lettera che ha accompagnato la donazione.
Gel igienizzante per le mani
Dall’istituto veneziano è arrivata nei giorni scorsi anche la notizia di un’altra risposta pensata per fronteggiare la situazione emergenziale in atto.
La Cooperativa Rio Terà dei Pensieri, realtà storica degli Istituti veneziani con i suoi laboratori artigianali, officinali e cosmetici, ha riconvertito parte della produzione di saponi, destinata alle catene alberghiere, a gel igienizzante per le mani. Un prodotto specifico realizzato con componenti e dosi bilanciate dal chimico del laboratorio di cosmesi della Giudecca. In tutto 400 flaconcini, di cui metà destinata alla vendita e metà donata alle carceri e agli Uffici di esecuzione penale del territorio.
A Pozzuoli e Palermo
Anche le detenute di Pozzuoli hanno voluto inviare un messaggio di incoraggiamento a tutti i cittadini e a chi è in prima linea nella lotta contro il virus realizzando un lenzuolo con l’arcobaleno e lo slogan "Andrà tutto bene", affisso all’esterno del carcere.
I detenuti del Pagliarelli di Palermo, dove è tuttora in corso una protesta pacifica, rispondono invece alla campagna di sensibilizzazione lanciata da Avis rendendosi disponibili a effettuare donazioni di sangue.