Codevigo. Nel presepe vivente si rivive la Greccio di un tempo
Si respira un’aria di grande accoglienza grazie ai piccoli e grandi che lo animano
Giunto alla quinta edizione, dopo lo stop forzato del 2020, il presepe vivente di Codevigo fa rivivere il Natale ispirandosi alla tradizione francescana. È un percorso in un’area di quasi mille metri quadrati dove viene ricreata la Greccio di un tempo: il visitatore viene infatti accolto nel piccolo borgo, dal quale poi si dipanano diversi quadri di vita. Si snodano, infatti, vie e angoli caratteristici dove un centinaio di figuranti danno vita al paese e alle botteghe dei mestieri di un tempo come il falegname, il ceramista, il pittore, le tessitrici, lo speziale, chi realizza le candele e chi i saponi fino alla capanna della natività. A intervalli, per creare una atmosfera ancora più suggestiva e spirituale, si alterneranno alcuni brani musicali tratti dal noto musical Forza venite gente.
Nel presepe vivente di Codevigo sono coinvolti grandi, piccoli e anziani dell’unità pastorale di Codevigo – di cui fanno parte anche Cambroso, Rosara e Santa Margherita – ma anche da più lontano, da Valli, Sant’Anna di Chioggia e Calcroci. Ciò che fa di questo presepe vivente un appuntamento speciale è il clima di accoglienza che lo rende davvero “vivente”. «Tra noi che ci lavoriamo ormai per diversi mesi ogni anno, si è creata una vera famiglia allargata, una comunità che per pochi giorni all’anno lascia a casa i propri problemi e viene al presepe a ritrovare l’essenza del Natale – spiega Elisa Tasinato, una delle responsabili – Certo, quest’anno abbiamo qualche figurante in meno delle precedenti edizioni, alcuni non se la sono sentita di prendersi l’impegno in questo momento, ma ci sostengono comunque con il cuore e in tutti c’è una gran voglia di ripartire». Il presepe vivente attende i visitatori il 24 dalle 23 fino a oltre la mezzanotte, e nei pomeriggi del 26 dicembre, 1, 2, 6 e 9 gennaio dalle 15 alle 18.30 (ingresso con mascherina e green pass).