Circolo Noi Roncaglia. «Ci siamo spesi per le relazioni»
I volontari, pur di fronte all’emergenza sanitaria in atto, non si sono persi d’animo. Portando il bollettino parrocchiale in tutte le famiglie hanno dato un segnale di speranza, oltre che far conoscere iniziative utili come la distribuzione di buoni spesa
Bastano poche, ma incisive parole, per descrivere il sentimento che aleggia negli ambienti parrocchiali: #cimancatetutti. È così che don Damiano Vianello, presidente nazionale di Noi associazione, in una breve lettera mandata a tutti i circoli ha espresso il desiderio – suo e di tutti i volontari coinvolti – di riappropriarsi in fretta di una normalità che la diffusione del Coronavirus ha tolto, soprattutto in termini di rapporti umani e di consuetudini legate alla vita comunitaria.
Nonostante tutto, le parrocchie della Diocesi di Padova si sono prodigate, in questi mesi, per raggiungere i propri fedeli nei modi e nei tempi più utili ed efficaci possibile. I volontari del circolo Noi di San Basilio Magno, a Roncaglia, si sono attivati nel facilitare la distribuzione di messaggi di speranza, attraverso il bollettino parrocchiale, con le dovute precauzioni imposte dall’emergenza sanitaria in atto.
«Abbiamo suddiviso la parrocchia in cerchi concentrici di duecento metri di raggio e trovato i volontari all’interno dei cerchi stessi – spiega Leonardo Gasparin, presidente del circolo – Ciascuno di loro è passato a prendere i bollettini in chiesa, in occasione degli spostamenti già consentiti per la spesa o il lavoro, e li ha poi distribuiti munito di guanti e mascherina. In questo modo abbiamo raggiunto circa duemila nuclei familiari».
Attraverso il bollettino parrocchiale, che raccoglieva anche utili informazioni relative alle nuove modalità di vita in questo periodo difficile, le famiglie hanno potuto conoscere diverse iniziative locali. In particolare, ciò ha contribuito anche a far giungere alle famiglie informazioni ad esempio sulla donazione di buoni spesa – che vede coinvolta anche la parrocchia di Roncaglia in collaborazione con il Comune e alcuni supermercati del territorio – per chi si trova in difficoltà.
«I gruppi parrocchiali e anche le famiglie dei bambini della scuola materna, inoltre, si sono attivati con gli strumenti di comunicazione online (chat e videoconferenza) per restare sempre connessi in quelle relazioni sociali che mai come ora abbiamo imparato ad apprezzare e non banalizzare o dare per scontate».
In questo modo, la parrocchia è riuscita a mantenere quei rapporti che altrimenti avrebbero rischiato di affievolirsi o, peggio, di venire meno. E la cancellazione forzata di eventi come la sagra parrocchiale di giugno, che avrebbe contribuito a rinsaldare i rapporti con la comunità e a crearne di nuovi, non favorisce di certo il tessuto sociale
«Prevedere una data di ritorno alla normalità non è possibile – conclude Gasparin – L’impegno del direttivo del circolo Noi San Basilio è quello di farsi trovare pronto quando verrà il momento di tornare ai suoni propri di un centro parrocchiale, al parcheggio della parrocchia pieno di auto per i vari appuntamenti, al calcio-balilla e ai tavoli da ping-pong pieni di ragazzi che giocano».