Caselle di Selvazzano. Ordinazione di fra Alberto Tonello: «Il Signore è generoso verso la nostra comunità»
«Più di tutto, tra quelle che sono le peculiarità di un sacerdote, mi affascina l’idea di poter benedire e confessare, oltre che poter celebrare la messa» afferma Alberto Tonello, originario della parrocchia di Caselle di Selvazzano, classe 1984.
Fra Alberto, con fra Simone Pagnoni e fra Anicet Ngendandumwe – minori conventuali – vengono ordinati sacerdoti, per l’imposizione delle mani del card. Mauro Gambetti, sabato 19 giugno alle 10.30 nella basilica di Sant’Antonio a Padova.
Il percorso vocazionale di fra Alberto vede alcuni passaggi significativi: verso la fine delle superiori, la conoscenza e frequentazione sempre più assidua dei minori conventuali «per scoprire quello che per me era un mondo sconosciuto e fino ad allora solo fantasticato, la vera vita dei frati»; durante gli anni universitari alcune esperienze di volontariato (all’Opsa e due viaggi in India con il servizio in alcuni orfanotrofi) che «hanno contribuito a interrogarmi sulla possibilità di spendere la vita per il Vangelo e per gli altri». Poi la frequentazione dei frati del Santo – comunità a cui tutt’oggi è legato – dove ha potuto portare avanti un’altra sua grande passione: il violino, «anche la musica è stato un canale per incontrare Dio».
«La mia vocazione è stata un insieme di eventi, dai più semplici e quotidiani a quelli più significativi: insieme hanno contribuito a tracciare un filo rosso sempre più chiaro e questa consapevolezza mi ha condotto alla consacrazione religiosa».
Questa domenica, alle 9.30, fra Alberto celebra la prima messa nella “sua” Caselle di Selvazzano. «Dopo vent’anni dall’ultima ordinazione sacerdotale di un giovane – sottolinea il parroco, don Luca Nucibella – la vocazione di fra Alberto sia il frutto della preghiera di molte persone; il Signore è davvero generoso verso la nostra comunità».