Carmelitane scalze in partenza, a fine anno, dopo 72 anni di permanenza a Monselice. «Lasciamo con serenità»
Carmelitane scalze. In partenza, a fine anno, dopo 72 anni di permanenza a Monselice. Il monastero è stato luogo di conforto per molte persone e famiglie. Ora le religiose si divideranno tra diverse strutture: un gruppetto andrà a Casa Bortignon all’Opsa di Sarmeola
Dopo 72 anni di permanenza le monache Carmelitane scalze di Monselice lasceranno il monastero del Sacro Cuore. «Una decisione quasi improvvisa e il cuore ne ha risentito molto – afferma suor Maria, una delle ultime sorelle rimaste – Qui tutti ci volevano e ci vogliono tanto bene e l’annuncio di questa partenza ha lasciato rammarico e dolore. Eravamo consapevoli che, non avendo vocazioni, un giorno avremmo dovuto prendere questa decisione». Delle otto sorelle rimaste, due sono ricoverate in infermeria presso le Canossiane di Schio e un’altra, malata di Parkinson, ha desiderato il ricovero a Castelletto sul Garda, accompagnata da un’altra sorella per accudirla. «Ci ha trovate un po’ impreparate – continua suor Maria – ma ora, dopo qualche mese, sentiamo che il nostro cuore si adatta alla volontà del Signore e cerchiamo di offrire con amore questo distacco che ci aiuta a vivere l’ultimo, quello dalla terra per il Cielo e siamo riconoscenti al Signore che ci prepara con dolcezza». Hanno fatto parte della storia della comunità di Monselice, delle persone, delle famiglie. Tante le manifestazioni di affetto e vicinanza da parte dei parrocchiani del Duomo. Il monastero è sempre stato luogo per una parola di conforto, garanzia di bene per tutti; alle suore le persone portavano le proprie gioie ma soprattutto i propri dolori e trovavano serenità e fiducia. «Il nostro dolore più grande è il dolore che ci esprime tutta la comunità. Noi abbiamo ricevuto tutto fin dal primo giorno da questa comunità e noi per tutti pregavamo». Quale sarà ora il loro futuro? La partenza è prevista fra fine anno e inizio del nuovo. La madre superiora, suor Maria Giovanna, vivrà in un’altra comunità di Carmelitane, le altre tre suore, tutte verso gli 80 anni di età, invece saranno presso l’Opsa di Padova, a Casa Bortignon, dove ci sono anche altre monache di diverse spiritualità. «Penso che anche questo sia bello – ammette suor Maria – siamo impregnate della nostra spiritualità e
sarà bello condividerla. L’amore al Signore è il centro, ma anche il nostro modo particolare di viverlo secondo i nostri fondatori, sarà una cosa bella e preziosa da consegnarsi a vicenda. Vi sono poi anche sacerdoti che vivono a Casa Bortignon e anche questo è ricchezza grande. La nostra santa madre Teresa d’Avila voleva che tutte fossimo amiche: lo faremo sempre anche all’Opsa». Resta un ultimo pensiero: il monastero nei secoli ha ospitato religiosi, frati francescani, padri conventuali, le monache carmelitane. «Sono convinta che passeranno anni – conclude suor Maria – ma ritornerà a essere un luogo o monastero di preghiera. Ne sono sicurissima. Dove si è tanto pregato non sarà mai solo luogo di abitazione, ma ritornerà a essere un luogo di tanta preghiera. Questo è nostra convinzione e anche per questo lasciamo il monastero con tanta serenità».
1951: arrivarono a Monselice da Ferrara
Le ultime otto sorelle sono a Monselice da oltre cinquant’anni; solo la priora, suor Maria Giovanna, la più giovane del gruppo, è al monastero del Sacro Cuore da 25 anni. Le carmelitane arrivarono a Monselice nel 1951 costrette ad abbandonare il monastero di Ferrara, vecchio e fatiscente.