Caritas italiana: Roma, ieri e oggi il Coordinamento comunicazione. “Comunità concentriche. Raccontare insieme ciò che vale davvero”
Comunicare la carità e la Caritas. Punti di forza e limiti, risorse e opportunità nell’ecosistema comunicativo della rete ecclesiale italiana sono stati al centro della prima giornata del Coordinamento comunicazione (Roma, 10-11 ottobre) della rete Caritas in Italia. In attento ascolto dei referenti diocesani i direttori dell’Ufficio Comunicazioni sociali Cei (Vincenzo Corrado), del Sir (Amerigo Vecchiarelli), di Avvenire (Marco Girardo), di Tv2000 e InBlu2000 (Vincenzo Morgante), di Sovvenire (Massimo Monzio Compagnoni). Tutti chiamati a rispondere alla domanda: come siamo o non siamo capaci di raccontare i nostri territori.
E come possiamo comunicare meglio insieme.
La comunicazione nella relazione è essenziale nell’esperienza cristiana (“in principio la Parola”) e nella mission delle Caritas, che sono, come persone e nelle opere, un messaggio per la comunità e la società.
“La centralità della comunità (concentriche) e delle relazioni, la necessità di dare voce al fondamentale invece che al sensazionale, di avere presenti gli orizzonti comunicativi dell’umanità, della qualità, della prospettiva storica, in un’ottica di prossimità. Chiedersi sempre chi siamo e perché lo facciamo”, quello che viene richiesto, come si legge sul sito di Caritas italiana.
Risuona l’invito “a raccontare le storie che esprimono vita reale, a chiedere e dare trasparenza, a farsi coinvolgere nell’intero sistema comunicativo territoriale e nazionale, a formarsi insieme, a saper riconoscere, tra l’essenziale, ciò che è anche notiziabile”, spiega ancora Caritas italiana.
“Come l’amico che, nel Vangelo di Luca, si alza a mezzanotte per chiedere dei pani, siamo pronti a chiedere, cercare, bussare, per ricevere, trovare e aprire porte. Per rendere ‘parlanti’ le nostre opere e i nostri progetti. Si tratta di promuovere la carità (l’amore gratuito per sorelle e fratelli) prima della Caritas (la cui mission è la promozione della testimonianza della comunità)”, conclude Caritas italiana.
La seconda giornata dedicata agli sviluppi dell’Intelligenza artificiale e allo scambio di esperienze e idee tra i referenti della comunicazione Caritas.