Bonus edilizi e cessione del credito, "a rischio l'abbattimento delle barriere architettoniche"

La preoccupazione di Fiaba Onlus e Recert che chiedono di cancellare il divieto alla doppia cessione del credito inserito nel Decreto Sostegni ter. "Con questa forte ed ingiustificata limitazione si sono di fatto bloccate le assemblee condominiali"  

Bonus edilizi e cessione del credito, "a rischio l'abbattimento delle barriere architettoniche"

Fiaba Onlus e Recert esprimono perplessità circa i nuovi vincoli alla cessione del credito legati ai bonus edilizi. “La nostra preoccupazione, in particolare, riguarda il blocco di numerosi interventi di abbattimento delle barriere architettoniche resi possibili dal Superbonus 110% e dalla detrazione al 75% dedicata”, sottolinea il presidente di Fiaba Giuseppe Trieste.

Questa decisione avrebbe ripercussioni negative non solo sulle imprese che hanno già avviato i lavori, ma anche sulle persone a ridotta mobilità che da tempo aspettavano un’occasione per rendere le loro abitazioni accessibili con costi ridotti, sottolineano le organizzazioni.

“Con questa forte ed ingiustificata limitazione che ritarda tutto il processo della cessione del credito si sono di fatto bloccate le assemblee condominiali in cui si doveva deliberare in tal senso, con gravissime ripercussioni considerando anche il lasso temporale della durata della detrazione fiscale", ha sottolineato il presidente di Recert Giuseppe De Pasquale.

“Facciamo nostra - concludono i due presidenti - la richiesta, rivolta al Governo da altre categorie professionali, per chiedere di cancellare in tempi brevi il divieto alla doppia cessione del credito così come inserito all’articolo 28 del decreto legge n.4 del 27/1/2022. Siamo pronti a chiedere la presentazione di un nostro emendamento durante la conversione del decreto che avverrà in Senato nei prossimi giorni. Riteniamo che la normativa prevista dal cosiddetto decreto ‘antifrode’ sia più che sufficiente a garantire il rispetto delle norme e confidiamo nel buon senso di tutti i soggetti interessati affinché si possa giungere a una soluzione che non comprometta l’utilità di provvedimenti peraltro già approvati”.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)