A Taranto Amir, giovane migrante curdo, porta la spesa a chi non può uscire
L’iniziativa di un giovane migrante curdo, giunto in Italia cinque anni fa, che ha voluto rendersi utile ai tarantini maggiormente in difficoltà, in questo momento particolarmente delicato, portando loro gratuitamente la spesa a domicilio.
“Per tutti i cittadini di Taranto, in particolare per chi vive nel quartiere Borgo,con più di 60 anni o con patologie o le donne in gravidanza: se in questo periodo preferite rimanere in casa, io offro la mia disponibilità per fare la spesa per voi (a titolo gratuito). Se vi fa piacere ricevere questo aiuto, contattatemi telefonicamente o mandatemi un messaggio su facebook. Amir/333.1——. Facebook/Amir Karim”.
Questa è l’iniziativa di un giovane migrante curdo, giunto in Italia cinque anni fa, che, in questo momento particolarmente delicato,
ha voluto rendersi utile ai tarantini maggiormente in difficoltà portando loro gratuitamente la spesa a domicilio.
Amir ha 30 anni e giunge da una città del Kurdistan iracheno particolarmente colpita dagli orrori della guerra, Mosul, dove lavorava come responsabile di magazzino. A Taranto fino a qualche tempo addietro ha prestato la sua opera come mediatore culturale presso l’associazione di volontariato Salam; attualmente frequenta da due anni la scuola serale alla “Colombo”, in attesa di decidere l’indirizzo di studio per poi conseguire la maturità. La sua famiglia è composta da cinque persone, trasferitasi poi in un’altra città del Kurdistan, Sulimany. Nello scorso dicembre Amir ha avuto la gioia di riabbracciare i suoi genitori, giunti in Germania per un periodo di 27 giorni.
Racconta:
“L’idea di portare gratuitamente la spesa a domicilio, senza alcun compenso, mi è venuta quando ho saputo di iniziative simili in altre parti d’Italia, come i condomini solidali.
Così ho pensato di dare anche io il mio contributo in tal senso nei confronti degli anziani e, come ho scritto nell’annuncio, delle donne in gravidanza o di chi è impossibilitato a uscire perché affetto da patologie. Ho stampato dei manifestini scritti al computer, che ho provveduto ad affiggere all’ingresso di alcuni supermarket vicino casa mia. L’indomani, quando sono ripassato, mi sono però accorto che li avevano strappati. Così sono ricorso all’annuncio su facebook”.La prima chiamata telefonica gli è pervenuta un paio di giorni addietro da una coppia di coniugi in età molto avanzata, 88 anni lei e 90 lui,
residenti al Borgo che da circa una settimana avevano bisogno di un particolare tipo di latte e non potevano uscire. “Munito di mascherina, mi sono subito messo alla ricerca del prodotto – racconta – e appena acquistatolo, ho effettuato la consegna. Mi hanno aperto la porta, con un asciugamani attorno alla testa che lasciava visibili solo gli occhi. Ho ribadito loro che non pretendevo nulla in cambio e mi hanno salutato commossi”.
Amir aggiunge che, appresa la sua iniziativa, altri amici seguiranno il suo esempio.
Ma non è finita qui. Data la fin troppo nota penuria di mascherine, il giovane ne inizierà la produzione artigianale seguendo le istruzioni diffuse su youtube. Ha già acquistato il materiale necessari.
Inoltre Amir è un volontario di Noi SiAmo Taranto, l’associazione che organizza periodiche pulizie del territorio tarantino.
Che dire? Non c’è che da prendere esempio.
Elena Modio