"Mutamenti epocali: rischi e opportunità". Parte il Corso di cultura degli ex alunni dell'Antonianum
Con il titolo "Mutamenti epocali: rischi e opportunità" prosegue l’approfondimento iniziato, già negli anni scorsi, dal Corso di Cultura dell’associazione ex Alunni dell'Antonianum di Padova con il patrocinio del Comune di Padova.
Un pool di esperti pronto a indagare il domani per declinare i rischi e le opportunità dei “Mutamenti epocali”. L’associazione degli ex alunni dell’Antonianum – il collegio universitario dei padri gesuiti chiuso dal 2002 – è pronta a lanciare l’edizione 2019 del proprio Corso di cultura, appuntamento ormai tradizionale per Padova, patrocinato dal Comune. Nell’Aula Morgagni del policlinico universitario di via Giustiniani 2, sono pronti ad alternarsi da lunedì 28 gennaio cinque pensatori che scrutano l’avvenire da altrettanti differenti punti di osservazione.
Apre le danze Dario Antiseri, docente, filosofo e scrittore, che rifletterà sul prezzo della libertà e l’eterna vigilanza di fronte a un futuro sempre meno prevedibile.
Carlo Casalone, medico gesuita e membro della Pontificia accademia per la vita, il 4 febbraio analizzerà la medicina tra tecno-scienza ed etica.
L’economista Leonardo Becchetti (11 febbraio) affronterà i problemi dell’economia in un mondo globalizzato.
Il celebre psichiatra Vittorino Andreoli (18 febbraio) discuterà della famiglia digitale.
Infine, il 25 febbraio, il docente di robotica informatica all’università di Verona Paolo Fiorini si occuperà delle nuove frontiere della robotica, a partire dalle implicazioni umane e sociali.
Tutti i campi dello scibile umano, è il punto di partenza di questo nuovo Corso di cultura, sono oggetto di mutamenti sempre più veloci: ma mentre quelli ambientali e climatici, così come l'economia e la tecnologia, evolvono rapidamente, la cultura e i sistemi di valori non si adeguano allo stesso ritmo, accentuando così le differenze individuali e collettive.
Con quali competenze e chiavi di lettura affrontare questa profonda discrasia che contrassegna oggi le società occidentali, emergerà nelle conferenze che si terranno sempre di lunedì, alle 21, al termine delle quali si aprirà il dibattito fino alle 23.