Zamagni e Caritas bocciano il nuovo decreto lavoro
La norma approvata il 1° maggio dal Governo Meloni, secondo l’economista e il direttore Pagniello, ha un orizzonte temporale e una platea di beneficiari troppo ristretti
«Si tratta di un decreto che non ha un orizzonte temporale capace di affrontare i problemi strutturali. Affronta solo i problemi contingenti legati a emergenze di vario tipo». Lo dice l’economista Stefano Zamagni, commentando il recente decreto Lavoro, approvato dal Consiglio dei ministri. La misura principale del provvedimento è il taglio di sei punti percentuali del cuneo fiscale per redditi fino ai 35 mila euro lordi annui e di sette punti per chi arriva a 25 mila euro, che si traducono in un aumento netto in busta...