Umiltà e perseveranza in Hammarskjöld. Pensieri tra le elezioni e l’Assemblea sinodale
Astensionismo, fascismo, presidenzialismo, flat tax, Pnrr, scostamento di bilancio, energia. La campagna elettorale si congeda lasciando sospese nel vuoto parole ed espressioni lanciate dai partiti e ritrite dai media, senza che si sia compreso, almeno da una delle componenti che si sfidano alle urne questa domenica, un disegno complessivo di futuro a medio e lungo termine per il nostro Paese.
Su Draghi si sono scaricate la nostalgia di chi lo avrebbe voluto ancora alla guida del Governo e le invocazioni di chi, dopo averlo fatto saltare, avrebbe voluto che decidesse in questa fase ben oltre il recinto dell’ordinaria amministrazione disegnato dopo le sue dimissioni.C’è però una citazione del diplomatico svedese Dag Hammarskjöld con cui presentarsi ai seggi domenica 25 settembre: «Al passato: grazie. Al futuro: sì», scriveva nel suo diario nel 1953, l’anno in cui venne nominato Segretario generale delle...