Strage via D’Amelio: Borrometi (giornalista), “in questa giornata sono due le parole che dobbiamo tenere bene a mente: memoria e verità”
“In questa giornata sono due le parole che dobbiamo tenere bene a mente: memoria e verità”.
A dirlo al Sir è il giornalista e scrittore Paolo Borrometi, in occasione dell’anniversario della strage di via D’Amelio, in cui perse la vita il giudice Paolo Borsellino. “A 31 anni di distanza da quel drammatico 19 luglio, preceduto dalla strage di Capaci – ha detto Borrometi – è importante far comprendere la violenza mafiosa che ha distrutto le vite, non solo degli uomini che sono stati uccisi, ma anche di tantissime donne e uomini che hanno avuto la vita segnata dalla violenza mafiosa”. “Nonostante il tempo trascorso, non c’è ancora verità sulle stragi del ’92 e del ’93 – il monito -. Sappiamo che queste stragi sono state fatte dai mafiosi, ma allo stesso modo sappiamo che non sono state fatte solo da loro”. In questo senso, “penso che memoria e verità siano due termini che dobbiamo portare avanti con forza”, anche se “vengono richiamati solo in queste ricorrenze” e “non sempre come dovrebbero”. “Sono fondamentali”, ha concluso il giornalista invitando tutti a una “pressante richiesta di verità, che riguarda ognuno di noi”
Andrea Regimenti