Rivoluzione Erasmus+, la mobilità in Europa diventa più facile
Con l’invito all’accreditamento (entro il 29 ottobre) prende forma il programma di mobilità internazionale per il 2021-2027. Interessa decine di migliaia di italiani. Il nuovo sistema prevede, anche per le associazioni di volontariato, una sola procedura valida per tutti i sette anni
È stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea l’invito a richiedere l’accreditamento Erasmus per progetti di mobilità, un’importante novità che anticipa il nuovo Programma Erasmus 2021-2027. Erasmus Plus è il programma dell’Unione per l’istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport in vigore dal 2014 e ora al suo ultimo anno. Tra i programmi europei dell’ultimo settennato è stato quello più popolare nel mondo del volontariato e del terzo settore: se consideriamo solo le azioni Scuola, Educazione degli adulti e Formazione professionale fino al 2018 erano più di 50.000 gli italiani che avevano beneficiato di mobilità all’estero.
Il programma interessa molto anche il mondo dei Centri di servizio per il volontariato, da sempre attivi nella formazione dei professionisti del terzo settore e nei percorsi di educazione permanente, che è uno dei pilastri di Erasmus+. Sono più di 1.000 gli utenti dei Csv che hanno preso parte a mobilità negli ultimi 5 anni.
C’è perciò grande attesa per la nuova edizione del programma, di cui è già stata presentata una bozza della Commissione ma che non ha ancora avuto il via libera da Parlamento e Consiglio. La prima novità ufficiale del nuovo Erasmus+ arriva dal settore delle mobilità formative, che all’interno del programma afferisce all’Azione Chiave 1 e che nello scorso programma occupava il 55% del budget. A partire dalla prossima scadenza, prevista per la prima metà del 2021, l’accreditamento Erasmus consentirà la partecipazione a progetti di mobilità negli ambiti istruzione scolastica, educazione degli adulti e istruzione professionale e formazione professionale (o VET nell’acronimo inglese, che sta per Vocational Educational Training).
L’accreditamento Erasmus sarà paragonabile a quanto già in uso con la Carta di Mobilità VET e il Quality Label del Corpo europeo di solidarietà: un canale privilegiato che permetterà alle organizzazioni di partecipare ai bandi in maniera più snella e veloce. A partire dal prossimo anno sarà quindi sufficiente accreditarsi come organizzazione una volta per poi poter fare domanda di finanziamento a supporto delle attività di mobilità per i sette anni del Programma. La prima scadenza è fissata per il 29 ottobre 2020 e sarà ripetuta ogni anno per permettere a nuove organizzazioni di accedere.
La logica del nuovo sistema è quella di una programmazione a lungo termine e allo stesso tempo di una procedura che garantisca standard di qualità validati a priori. Per questo in fase di accreditamento verrà chiesto di redigere un Piano Erasmus e di verificare i propri standard di qualità. Il Piano Erasmus definirà la strategia dell’ente rispetto alla mobilità europea in termini di obiettivi, azioni e impatto. Gli standard di qualità saranno parte integrante dell’accreditamento e copriranno una serie di temi quali la gestione, il supporto ai partecipanti, i risultati in termini di apprendimento, la condivisione dei risultati e altri aspetti pratici.
L’accreditamento verrà gestito dalle agenzie nazionali competenti nei diversi ambiti, in Italia sarà Indire per scuola e educazione degli adulti e Inapp per la formazione professionale. Ogni ambito richiederà un accreditamento separato e, per ciascun ambito, sarà possibile avere un accreditamento singolo o come coordinatore di consorzio, i formulari specifici saranno online nelle prossime settimane. Sarà comunque possibile partecipare al programma senza accreditamento aderendo a un consorzio. I possessori di Carta di Mobilità potranno estenderla come accreditamento Erasmus VET attraverso una procedura agevolata in modo che il percorso fatto in questi anni non vada annullato.
Si tratta di una vera rivoluzione nell’ambito dei progetti di mobilità che dovrebbe stimolare il coinvolgimento strutturato delle organizzazioni che potranno partecipare a progetti di mobilità con continuità garantendo così una programmazione a lungo termine. In futuro sarà quindi possibile avere finanziamenti stabili permettendo alle organizzazioni di richiedere fondi senza dover ogni volta ripresentare piani dettagliati di attività, sarà possibile richiedere finanziamenti ogni anno presentando solamente una domanda di budget alla propria agenzia. La Commissione ha specificato che l’avviso e la procedura di accreditamento sono soggette all’adozione ufficiale del nuovo programma e all’approvazione del piano di lavoro annuale e del bilancio 2021 che dovrebbe avvenire entro la fine dell’anno. Nonostante ciò la pubblicazione di questo invito rappresenta un’importante indicazione per le organizzazioni che impegnate nella mobilità internazionale. (Nicolò Triacca)