L’errore sia visto come crescita. Giustizia riparativa e sportiva. Scrive Lucia Caburlotto, nuova presidente CSI Padova
In queste settimane, le cronache locali hanno riportato episodi che feriscono chi crede nello sport come strumento educativo.

Giovani che aggrediscono arbitri, genitori che insultano dalle tribune: scene che non appartengono al vero spirito sportivo e che ci interrogano profondamente come dirigenti, educatori e genitori. Mi chiedo: come siamo arrivati a questo punto? Perché un ragazzo, che dovrebbe trovare nello sport gioia e crescita, arriva ad aggredire un arbitro? Perché un genitore si trasforma nel peggiore dei tifosi? La riflessione più dolorosa riguarda gli arbitri, spesso giovanissimi. Sui nostri campi assistiamo a situazioni veramente...