L’IA e quel “crescete e... omologatevi”. Parla Tiziano Vecchiato, Fondazione Emanuela Zancan
L’intelligenza artificiale rischia di omologare il pensiero e di essere uno strumento di potere nelle mani di pochi, spingendo alla standardizzazione piuttosto che alla crescita autentica

L’uomo ha sempre cercato di estendere e preservare il proprio sapere, affidandolo prima alla memoria orale, poi alla scrittura e infine alle macchine e ai supporti digitali. L’intelligenza e il sapere non si limitano a riprodursi, ma cercano di potenziarsi e ottimizzarsi. Oggi, però, l’intelligenza artificiale sta cambiando le carte in tavola: per Tiziano Vecchiato, presidente della Fondazione Emanuela Zancan, l’IA tende più a promuovere l’omologazione del pensiero, invece di una crescita autentica.Perché...