Galantino: vicinanza e preghiera per Mattarella. Le reazioni del mondo cattolico
“Ognuno cerca di motivare le proprie ragioni, ma alla fine si rischia che a pagare il prezzo più alto sia quel popolo in nome del quale tanti parlano”. Lo dice al Sir mons. Nunzio Galantino, segretario generale della Cei. Dal presidente delle Acli Rossini gratitudine a Mattarella "per aver preservato le istituzioni". Il Meic: “preoccupano arroganza e giudizi sprezzanti contro Mattarella. Dai partiti irrigidimento incomprensibile, ritrovino senso di responsabilità”. La Cisl del Veneto: Europa ed euro scelte irreversibili.
Galantino ricorda che “i momenti di tensione non si superano intensificando la stessa, ma individuando percorsi che non possono essere al di fuori della Carta costituzionale”.
Confermando la “vicinanza” al presidente Mattarella, che “accompagno con la preghiera”, il segretario generale conclude:
“Tutti pagano da queste situazioni, i poveri ancora di più perché hanno meno tutele. Ma a perderci siamo tutti, come immagine dell’Italia perché all’esterno mostriamo una incapacità a guardare nella stessa direzione. Penso ci sia bisogno di un sussulto di dignità da parte di tutti, di attenzione e di voglia di incontro in nome del bene comune”.
Acli: grati a Mattarella, avanti nel rispetto delle regole
“Un appello alle forze politiche affinché si persegua un clima di serenità per un confronto costruttivo nell’interesse del Paese”.
Lo rivolge la presidenza nazionale delle Acli, associazione guidata da Roberto Rossini. Dopo la rinuncia dell’incarico di Conte, prosegue la nota, “le Acli esprimono gratitudine al presidente Mattarella per aver preservato le istituzioni e aver messo in luce la vera posta in gioco: l’Europa e la tutela degli interessi italiani, soprattutto delle fasce più deboli”.
“La democrazia non è soltanto un concetto astratto - continua la nota - ma si declina concretamente nella vita, nelle scelte e nei gesti che si realizzano nelle istituzioni e nel rapporto di queste con le persone. Il nostro auspicio è che si vada avanti nel rispetto delle regole, mettendo al centro le condizioni di vita delle persone, con i loro diritti e i loro doveri. Il nostro appello si rivolge al senso di responsabilità di tutti i cittadini italiani, affinché si ritrovi la giusta serenità che ci consenta di andare avanti nel rispetto della nostra storia”.
Per le Acli, “in tutta questa vicenda sono venute alla luce due idee diverse di democrazia e di futuro, e la loro attuale inconciliabilità. La prima nasce dalla Costituzione che ha generato la democrazia, tutelato la volontà del popolo tenendo conto delle relazioni tra gli Stati e che ci ha portato in Europa. È questa la strada che vogliamo continuare a percorrere per perseguire il bene comune dell’Italia”.
Meic: preoccupano arroganza e giudizi sprezzanti contro Mattarella
“La drammatica conclusione del tentativo di dare vita ad un nuovo governo del Paese sta innescando una fase di instabilità per la nostra vita democratica”.
Lo afferma la presidenza nazionale del Movimento ecclesiale di impegno culturale (Meic) in una nota. “Ci preoccupa - si legge - il modo arrogante con cui si è voluto imporre al Presidente della Repubblica la nomina di un ministro, atto di cui egli, secondo la nostra Costituzione, ha la titolarità".
"Ci inquietano i giudizi sprezzanti che si stanno diffondendo sulla persona di Sergio Mattarella per una decisione che è stata la conclusione di un lungo lavoro di mediazione, infrantosi sugli scogli di un incomprensibile irrigidimento delle forze politiche che avrebbero dovuto sostenere il nuovo governo”.
Per il Meic, “si apre una stagione molto delicata, per i problemi che il nostro Paese deve affrontare, ma adesso anche per la conflittualità che coinvolge le nostre istituzioni”.
In questo momento così delicato, il Meic desidera ringraziare il presidente della Repubblica per la dignità e la serietà con le quali sta gestendo una situazione complessa e difficile. Ma intende al contempo richiamare i partiti politici e i loro dirigenti ad un senso di responsabilità verso il futuro che - conclude la nota - sembra essere oggi venuto meno, dissolto in un eterno presente di incessante campagna elettorale”.
Cisl Veneto: Europa ed euro scelte irreversibili
"L'Italia ed il Veneto hanno bisogno di un governo che garantisca nell'immediato un quadro di politica economica in grado di tutelare la ripresa in atto sia a livello economico che occupazionale. Ogni debolezza e tentennamento rischia di essere pagato caro, specie dai settori e dalle aree dell'economia e del lavoro che hanno i loro punti di forza nell'export ma anche dalle aree sociali più deboli".
Così in una nota il segretario veneto della Cisl Gianfranco Refosco. "Le istituzioni e le formazioni politiche devono farsi carico di scelte che non mettano in discussione la partecipazione del nostro Paese all'Unione Europea e alla moneta unica, senza però rinunciare a sostenere in tutte le sedi le indispensabili riforme finalizzate a rafforzare l'Unione e a favorirne le politiche di crescità e per l'equità sociale. La crisi politico-istituzionale italiana, già prevedibile con la bocciatura della riforma costituzionale, rischia oggi di avvilupparsi in una spirale pericolosissima nella quale viene messa in discussione anche l'azione del presidente della Repubblica quale garante ed arbitro istituzionale.
A tutte le forze politiche chiediamo quindi il massimo senso di responsabilità e di accantonare i propri particolari interessi sia elettorali che di rappresentanza.
Al presidente Mattarella va la nostra totale solidarietà mentre condanniamo fermamente alcune espressioni polemiche e offensive rivolte nei suoi confronti".