Basta propaganda sulla pelle degli ultimi. Perché sui migranti abbiamo dato il peggio di noi
Era l’ottobre 1992 quando Lampedusa, per la prima volta, si è dovuta confrontare con lo sbarco di un gruppo di persone
straniere, giunte nella maggiore delle Pelagie via mare, a bordo di quello che poi avremmo chiamato barcone.
Erano in 71, si dichiararono tunisini, anche se poi, alla fine la loro provenienza non venne mai certificata. Nel 2013, sempre in ottobre, si è verificato il più grande dei naufragi con 368 morti accertati e venti dispersi, 155 i sopravvissuti. Parliamo di avvenimenti che ricorrevano decine di anni fa. Fatti consegnati oramai alla storia contemporanea, un fenomeno caratteristico di una stagione, che pare prolungarsi senza una conclusione o, meglio, una soluzione. La battaglia di questi giorni in Parlamento esemplifica come...