Scuola, in estate “prove generali per la didattica in presenza”

Il sottosegretario all'Istruzione Rossano Sasso: "La partita più grande è quella del Pnrr, dove ci sono 12 miliardi con cui possiamo fare il tempo pieno, soprattutto al Sud”

Scuola, in estate “prove generali per la didattica in presenza”

 "Stiamo lavorando per questo, faremo le prove generali già questa estate con il Piano Estate per cui abbiamo stanziato 510 milioni di euro. Nessun obbligo, ma la possibilità ai territori, ai ragazzi e alle associazioni di volontariato, come ai docenti che hanno aderito su base volontaria, di sopperire alla mancanza di socialità ed alla deprivazione culturale. Penso soprattutto alle famiglie che non possono permettersi a giugno o a luglio una vacanza per mille motivi, perché lavorano e per le condizioni economiche". Così il sottosegretario all'Istruzione Rossano Sasso oggi in visita al Terzo circolo didattico San Giovanni Bosco di Bisceglie (Bat).

"La scuola - sottolinea - può ampliare l'offerta formativa dando una possibilità a tutti di continuare a viverla sotto una dimensione ludico-ricreativa: nessuno vuole mettere i bambini in classe con 40 gradi a studiare matematica. E poi a settembre dobbiamo farci trovare pronti: abbiamo stanziato 300 milioni dando la possibilità alle singole scuole e ai presidi, senza imporre i banchi a rotelle o altre corbellerie, di utilizzarli per dispositivi di areazione, ventilazione meccanica, per piccoli lavori di edilizia scolastica. Nel decreto Sostegni bis diamo ulteriori 50 milioni di euro agli Enti locali per individuare degli ambienti. Ancora, abbiamo anche stanziato 700 milioni per un bando destinato ai Comuni per le scuole elementari e infanzia, soldi che dovevano essere spesi e non sono stati spesi, e un miliardo e 100 milioni per il rinnovo del piano edilizia scolastica provinciale triennale, di competenza delle province".

"Noi - conclude - ce la mettiamo tutta, la partita più grande, evidentemente, è quella del Pnrr dove ci sono 12 miliardi di euro con cui possiamo fare il tempo pieno, soprattutto al Sud, dando alle mamme che lavorano la possibilità di stare più tranquille, più serene, che la scuola è futuro e quel capitale che vedete lì, magari non saranno numeri, non saranno pil, è un capitale invisibile, ma è il nostro futuro e dobbiamo dare il massimo". (DIRE)

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)