Regione Veneto. Approvato bilancio di previsione 2020-2022. Zaia: "Ancora una volta senza tasse ai veneti"
Spesa efficiente ed efficace, capacità di razionalizzazione della macchina amministrativa, robusta cura dimagrante sugli asset improduttivi, debito sotto controllo e in netta riduzione, concentrazione delle risorse laddove davvero si incide sul benessere dei veneti: sociale, salute, infrastrutture, formazione, lavoro, impresa, ambiente.
Il tutto senza mettere le mani nelle tasche dei cittadini. Anzi, lasciando loro ogni anno ben un miliardo 219 milioni fra mancata applicazione dell’Irpef regionale e rinuncia all’imposizione del ticket regionale. Insomma, un bel bilancio senza tasse”.
Il Presidente del Veneto, Luca Zaia, commenta così l’approvazione, questa sera in Consiglio regionale, del bilancio di previsione regionale 2020-2022.
“Approvare il bilancio a novembre credo sia un record di cui tutti dobbiamo attribuirci il merito perché il Veneto dimostra ancora una volta di essere unico ed esempio di rigore per tutto il Paese – dice Zaia – Di questo vorrei ringraziare il Presidente del Consiglio, Ciambetti, la mia maggioranza, ma anche l’opposizione per il ruolo di stimolo e controllo che ha saputo esercitare. Approvare il bilancio con tale anticipo significa approdare al 2020 con la capacità di dare risposte immediate ai cittadini senza lungaggini e intoppi”.
“Fra gli elementi distintivi della rigorosa attività amministrativa messa in campo da questa Giunta, che il bilancio di previsione rilancia e consolida, la ristrutturazione del debito, sceso di più di un miliardo e mezzo, la riduzione dei pagamenti a 16 giorni, la chiusura di tutte le pendenze coi fornitori in sanità, ma soprattutto aver venduto 25 milioni di immobili – prosegue Zaia – Questo bilancio è peraltro già programmato sui grandi eventi che caratterizzeranno il Veneto nei prossimi anni: dai mondiali di sci 2021 alle Olimpiadi della neve 2026, dall’apertura definitiva della Pedemontana al potenziamento (in treni e infrastrutture) del servizio ferroviario regionale, per non parlare dell’ambiente dove occorrerà fronteggiare – anche in questo caso unici in Italia nonostante l’allarme nazionale lanciato già nel 2013 del Cnr – il tema dei Pfas da un punto di vista sanitario ma anche di bonifica e costruzione di nuovi acquedotti”.
“Col maxi emendamento sono stati introdotti altri 22 milioni in comparti essenziali, segno che il lavoro di maggioranza e opposizione in Consiglio è stato proficuo – conclude Zaia – sono orgoglioso di un risultato che consegno ai veneti”.
Fonte: Ufficio stampa Regione Veneto