Primo maggio. È stata una festa del lavoro anomala: il lavoro deve ripartire con una marcia diversa
È stata una festa del lavoro anomala, senza folle in piazza, ma che ha sollevato ugualmente il dibattito su problemi fondamentali legati alla crisi economica innescata dal Coronavirus che solo in Italia ha decurtato il reddito di quasi un milione di lavoratori.
Un Primo maggio davvero diverso, così come è diventata diversa la nostra quotidianità. Una festa del lavoro senza lavoratori e non solo perché le piazze erano chiuse. A Padova il dispiacere è stato anche più grande perché quest’anno la manifestazione nazionale organizzata da Cgil, Cisl e Uil si sarebbe dovuta tenere proprio qui, in onore di Padova capitale europea del volontariato 2020. Il Covid-19 ha proprio guastato la festa perché la scelta di Padova «testimoniava la consonanza tra la sensibilità più profonda...