Polmonite da Coronavirus in Cina. La circolare ministeriale trasmessa alle aziende Ulss e ospedaliere della Regione del Veneto
La Circolare Ministeriale prot. n. 1997 del 22.01.2020, con la quale il Ministero della Salute fornisce le prime indicazioni sull’attuale epidemia da nuovo Coronavirus (nCoV).
In seguito alla segnalazione a fine dicembre da parte della Commissione Sanitaria Municipale di Wuhan (Cina) di un cluster di casi di polmonite ad eziologia ignota all’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), il CDC cinese ha identificato il 9 gennaio 2020 un nuovo coronavirus (2019-nCoV) come agente causale ed è stata resa pubblica la sequenza genomica.
Il nuovo coronavirus è strettamente collegato a quello della sindrome respiratoria acuta grave (SARS). I sintomi più comuni sono febbre, tosse secca, mal di gola, difficoltà respiratorie: gli esami radiologici del torace evidenziano lesioni infiltrative bilaterali diffuse. Le informazioni attualmente disponibili suggeriscono che il virus possa causare sia una forma lieve, simil-influenzale, che una forma più grave di malattia. Una forma inizialmente lieve può progredire in una forma grave, soprattutto in persone con condizioni cliniche croniche pre-esistenti, quali ipertensione, e altri problemi cardiovascolari, diabete, patologie epatiche e altre patologie respiratorie; anche le persone anziane potrebbero essere più suscettibili alle forme gravi.
Le Autorità cinesi e l’OMS hanno confermato che è stata dimostrata trasmissione da persona a persona e che si sono verificati casi fra il personale sanitario.
Essendo necessarie maggiori informazioni per comprendere meglio le modalità di trasmissione e le manifestazioni cliniche e non essendo ancora nota la fonte di questo nuovo virus, il Ministero della Salute ritiene prudente ridurre il rischio generale di infezioni respiratorie acute durante i viaggi verso o dalle aree colpite (attualmente la città di Wuhan) e fornisce le seguenti indicazioni per la popolazione:
- vaccinarsi contro l’influenza almeno 2 settimane prima della partenza;
- valutare la possibilità di posticipare viaggi a Wuhan non strettamente necessari;
- evitare il contatto diretto con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute;
- lavarsi spesso le mani, soprattutto dopo il contatto diretto con persone malate;
- evitare di visitare mercati ittici o di animali vivi;
- evitare il contatto diretto con animali da allevamento o selvatici vivi o morti;
- i viaggiatori con sintomi di infezione respiratoria acuta dovrebbero rispettare l’igiene respiratoria: evitare contatti ravvicinati, coprire starnuti e colpi di tosse con un fazzoletto, preferibilmente, monouso e lavare le mani.
Attualmente il Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie (ECDC) stima che il rischio di introduzione dell’infezione in Europa, attraverso casi importati, sia moderato.
Il Ministero della Salute definisce come di seguito i criteri e le modalità di segnalazione dei casi di infezione da nCoV, condivisi con il DMI dell’Istituto Superiore di Sanità.
Devono essere considerati casi sospetti di nCoV le persone che rispondono ai criteri indicati nella definizione di caso, (Allegato 1 della Circolare ministeriale). Si evidenzia che in merito alla stessa definizione di caso, rispetto al punto 2 sono stati richiesti al Ministero alcuni chiarimenti, dai quali è emerso che la “definizione di caso provvisoria“, verrà a breve aggiornata da una nuova definizione da parte dell’ECDC.
I casi sospetti di nCoV vanno visitati in un’area separata dagli altri pazienti e ospedalizzati in isolamento in un reparto di malattie infettive, possibilmente in una stanza singola, facendo loro indossare una mascherina chirurgica, se riescono a tollerarla. Il numero di operatori sanitari, di familiari e di visitatori ad un caso sospetto deve essere ridotto, e deve essere registrato.
Il personale sanitario che accudisce tali casi dovrebbe, ove possibile, essere dedicato esclusivamente a questi pazienti per ridurre il rischio di trasmissione.
Per motivi precauzionali, si raccomanda che il personale sanitario, oltre ad adottare le misure standard di biosicurezza, applichi le precauzioni per prevenire la trasmissione per via aerea e per contatto, utilizzando idonei dispositivi di protezione individuale.
Dovrebbero essere utilizzati strumenti mono-uso e strumentazioni portatili (es. raggi X) per evitare di muovere il paziente. Se è necessario trasportare il paziente fuori dalla stanza di isolamento, usare percorsi predeterminati per minimizzare la possibile esposizione di personale sanitario, altri pazienti e visitatori.
Qualora il paziente venga posto in isolamento domiciliare, sia il paziente che i familiari devono essere istruiti per applicare le precauzioni standard di biosicurezza, quelle per prevenire la trasmissione per aerosol e per contatto.
L’OMS raccomanda di utilizzare i seguenti disinfettanti:
- alcol etilico 70% per gli strumenti;
- acqua, detergente comune e sodio ipoclorito o altro disinfettante, per la pulizia degli ambienti e delle superfici.