Padova i tanti volti della solidarietà verso i profughi ucraini
Sono 1.390 i chilometri che separano Leopoli da Prato della Valle. Ma un filo sottile, resistente e generoso unisce le città. E le anime di chi qui vive o ci passa, di transito, alla ricerca di un futuro. Così, per esempio, nella sera di sabato 5 marzo, la comunità della parrocchia di San Camillo ha consegnato "al volo" un pasto caldo ai circa 60 bambini ucraini passati da Padova e diretti a Napoli; mentre medici e pediatri si sono messi a disposizione per una visita di controllo. Piccoli gesti dal valore umano enorme
«Se ognuno fa qualcosa, allora si può fare molto». L’idea di padre Pino Puglisi è rifiorita a Padova grazie alla “mobilitazione” per l’Ucraina.Medici, pediatri, infermieri che si sono messi a disposizione della rete di accoglienza. Con la “guardia di solidarietà”, il turno di volontariato, la visita di controllo ai bambini. Gesti semplici e automatici, senza preoccuparsi troppo della burocrazia o del primario. Come nel caso della donna incinta di due gemelli ricoverata in via Giustiniani, dopo la fuga attraverso...