Le Dolomiti alla prova Olimpiadi, tra proteste e speranze in vista del grande evento
«Non nel mio nome». Uno slogan scandito all’unisono, tanto più echeggiante se pronunciato con i profili imponenti della montagna che sembrano risucchiarti.
![Le Dolomiti alla prova Olimpiadi, tra proteste e speranze in vista del grande evento Le Dolomiti alla prova Olimpiadi, tra proteste e speranze in vista del grande evento](/var/difesapopolo/storage/images/media/openmagazine/il-giornale-della-settimana/articoli-in-arrivo/le-dolomiti-alla-prova-olimpiadi-tra-proteste-e-speranze-in-vista-del-grande-evento/4739408-2-ita-IT/Le-Dolomiti-alla-prova-Olimpiadi-tra-proteste-e-speranze-in-vista-del-grande-evento_articleimage.jpg)
Domenica 24 ottobre, a Cortina, poco meno di 400 persone, singoli cittadini o appartenenti a una cinquantina di enti e associazioni ambientaliste, hanno sfilato contro l’incombente deturpazione delle Dolomiti. Una marcia perché c’è da muoversi per tempo: il traguardo da tagliare è fissato per il 2026, anno delle Olimpiadi e Paralimpiadi invernali a cavallo tra Lombardia e Veneto, tra Milano e Cortina. La lunga fiumana, partendo dal centro cittadino, ha toccato e costeggiato il relitto impianto di bob, su cui sorgerà la...