Il richiamo di Mattarella: "La dignità è la pietra angolare"
Nel suo discorso di insediamento il rieletto Presidente della Repubblica richiama l'articolo 3 della Costituzione. Impegno e passione civile per lavoratori, giovani, donne, anziani, migranti e persone disabili
E' 'dignità' la parola chiave del discorso del presidente della Repubblica Sergio Mattarella per il giuramento dinanzi alle Camere.
La dignità è "la pietra angolare del nostro impegno, della nostra passione civile", dice il Capo dello stato richiamando implicitamente la Costituzione, che all'articolo 3 recita: "Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali".
Dice Mattarella: "Accanto alla dimensione sociale della dignità, c'è un suo significato etico e culturale che riguarda il valore delle persone e chiama in causa l'intera società".
"La dignità". Il presidente della Repubblica elenca le varie manifestazioni di questo principio fondamentale della Carta. A cominciare dal lavoro. "Dignità - dice - è azzerare le morti sul lavoro, che feriscono la società e la coscienza di ciascuno di noi. Perché la sicurezza del lavoro, di ogni lavoratore, riguarda il valore che attribuiamo alla vita".
"Dignità - dice ancora - è opporsi al razzismo e all'antisemitismo, aggressioni intollerabili, non soltanto alle minoranze fatte oggetto di violenza, fisica o verbale, ma alla coscienza di ciascuno di noi".
Il presidente della Repubblica ricorda che "dignità è impedire la violenza sulle donne, profonda, inaccettabile piaga che deve essere contrastata con vigore e sanata con la forza della cultura, dell'educazione, dell'esempio. La nostra dignità - spiega ancora Sergio Mattarella - è interrogata dalle migrazioni, soprattutto quando non siamo capaci di difendere il diritto alla vita, quando neghiamo nei fatti la dignità umana degli altri. E' anzitutto la nostra dignità che ci impone di combattere, senza tregua, la tratta e la schiavitù degli esseri umani".
Una parte rilevante del discorso del Capo dello Stato è dedicato ai giovani: "Dignità è diritto allo studio, lotta all'abbandono scolastico, annullamento del divario tecnologico e digitale". Ma dignità è anche "rispetto per gli anziani che non possono essere lasciati alla solitudine, privi di un ruolo che li coinvolga". Dignità, aggiunge poi, "è contrastare le povertà, la precarietà disperata e senza orizzonte che purtroppo mortifica le speranze di tante persone".
Le donne sono al centro del messaggio del presidente Mattarella: Perché "dignità è non dover essere costrette a scegliere tra lavoro e maternità". Dignità, sottolinea poi, "è un Paese dove le carceri non siano sovraffollate e assicurino il reinserimento sociale dei detenuti. Questa è anche la migliore garanzia di sicurezza. Dignità è un Paese non distratto di fronte ai problemi quotidiani che le persone con disabilità devono affrontare, e capace di rimuovere gli ostacoli che immotivatamente incontrano nella loro vita".
Infine un richiamo alla dignità di "un Paese libero dalle mafie, dal ricatto della criminalità, dalla complicità di chi fa finta di non vedere. Dignità - conclude il presidente - è garantire e assicurare il diritto dei cittadini a un'informazione libera e indipendente".