Erdogan fa passare i profughi, la Grecia non li accoglie. E’ caos alla frontiera con l’Europa

Si fa difficile la situazione tra i due Paesi, dopo che la Turchia, in seguito all'escalation della guerra in Siria e alla morte di propri militari, ha deciso di riaprire il confine con l’Europa. Intanto Msf chiede di poter entrare in Siria per portare personale e attrezzature

Erdogan fa passare i profughi, la Grecia non li accoglie. E’ caos alla frontiera con l’Europa

ROMA – Sono migliaia i migranti e i rifugiati che da ore si sono concentrati davanti al confine terrestre tra Turchia e Grecia. Un confine quello greco che, sebbene sia chiuso dalle forze di sicurezza, è stato forzato più volte nelle ultime ore. La polizia ha respinto diversi attacchi ma la situazione rimane caldissima.
Il portavoce del governo, Stelios Petsas, dopo una riunione di emergenza con il premier, Kyriakos Mitsotakis, ha affermato: "La Grecia ha dovuto affrontare ieri un tentativo organizzato, di massa e illegale di violare i nostri confini e l'ha superato. Abbiamo protetto i nostri confini e quelli dell'Europa. Abbiamo impedito oltre 4 tentativi tentativi di ingresso illegale all'interno dei nostri confini",

La Turchia ha aperto i flussi verso l’Europa. Tante sono le persone di fatto intrappolate nell'area. Si tratta di una situazione davvero anomala, provocata dalla guerra in Siria e dalle conseguenti decisioni adottate dal governo turco. La decisione del presidente turco Erdogan di aprire il confine europeo ai siriani in fuga da Idlib dopo l'escalation della guerra in Siria (36 i militari di Ankara rimasti uccisi giovedì) è frutto delle accuse turche alla Ue di non sostenere il Paese nella crisi siriana e di bloccare i finanziamenti per contenere il numero di profughi sempre maggiore.

Insomma, la Turchia ha riaperto il flusso di migranti verso l’Europa, e la porta d’ingresso è, appunto, quella greca. Così, in poche ore, è cominciato ad arrivare alla frontiera sul lato turco il primo grande gruppo di migranti e rifugiati. Con scontri che sono iniziati già nel cuore della notte. Di fatto, le autorità turche hanno fatto passare i migranti, ma l'attraversamento sul lato greco era chiuso. E, contestualmente, i turchi non permettono loro di tornare indietro. Complicato anche  il controllo della situazione marittima. Qui i migranti non sono riusciti a passare solo per le avverse condizioni meteorologiche. Tensione che si è riversata anche nei campi profughi, a Moria e Vial, sulle isole di Lesbo e Chios, dove nella notte ci sono stati diversi scontri tra rifugiati e polizia.

Msf: “Vogliamo aiutare le persone in fuga da Idlib. Le autorità turche permettano l’accesso di persopnale e materiali in Siria”. Intanto l’organizzazione Medici senza Frontiere ha in programma di aumentare gli aiuti in Siria, fornendo assistenza medica e distribuendo oggetti come tende, coperte e set da cucina. “La nostra capacità di intensificare l'assistenza dipende da una fornitura costante di articoli che raggiungono la Siria nord-occidentale e chiediamo alle autorità turche di consentire il passaggio di personale e forniture in Siria”.
“Più di 948 mila persone sono state sfollate a seguito di bombardamenti nella provincia di Idlib dal 1 ° dicembre 2019, secondo le Nazioni Unite. Lo sfollamento di persone su questa scala, e in così poco tempo, non ha precedenti da quando il conflitto siriano è iniziato nove anni fa. La maggior parte degli sfollati è concentrata in una piccola area lungo il confine turco e si trova in una situazione critica. Molti sono già stati spostati più volte e trovare un altro posto dove stare può essere una sfida. I campi per gli sfollati sono sovraffollati e le strutture idriche e igieniche sono inadeguate per il gran numero di persone, aumentando il rischio di malattie legate all'acqua. Ci sono troppo poche tende per accogliere i nuovi arrivati, costringendo le persone a dormire all'aperto o in edifici incompiuti e rifugi di fortuna. Le persone hanno urgente bisogno di cose essenziali come coperte, materassi e abiti invernali”.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)