Coronavirus. Precisazione (o retromarcia) della Regione: possibili allenamenti, doposcuola, mercati senza concentrazione di persone
Arriva nel tardo pomeriggio di lunedì 24 febbraio la circolare della Regione Veneto riguardo «Chiarimenti applicativi in merito all’Ordinanza contingibile e urgente n.1 del Ministero della Salute, d’intesa con il Presidente della Regione del Veneto, recante “Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-2019”».
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In poche parole, una guida alla corretta applicazione della misura draconiana a doppia firma, Speranza e Zaia, di domenica.
Restano sospese «tutte quelle manifestazioni che determinino significative concentrazioni di persone in luoghi pubblici e privati», ovvero «quelle manifestazioni e iniziative che comportando l’afflusso di pubblico esulano dall’ordinaria attività delle comunità locali, si fa riferimento ad eventi e manifestazioni di natura sportiva, culturale, sociale ed economica». Sospese dunque «manifestazioni, fiere e sagre, attrazioni e lunapark, concerti, eventi sportivi che prevedano la presenza di pubblico e attività di spettacolo».
Non sono comprese invece «le attività che attengono all’ordinario svolgimento della pratica corsistica e amatoriale (corsi di varia natura e allenamenti sportivi)». Restano aperti centri linguistici, doposcuola, centri musicali e scuola guida, impianti sportivi pubblici e privati, piscine, campi da gioco.
Escluse dalla sospensione anche «le attività economiche, agricole, produttive, commerciali e di servizio, ivi compresi i pubblici esercizi, le mense, i mercati settimanali». Non sono sospese anche «attività di sostegno e supporto alle persone anziane e diversamente abili».
Possibili matrimoni e funerali, «a condizione di permettere la partecipazione ai soli familiari».
La circolare di fatto smorza di molto gli effetti dell’ordinanza, rendendo così possibili corsi e attività sportive. Restano chiuse le scuole, restano chiusi cinema e discoteche, rimane il divieto alla celebrazione di messe con il pubblico.
Per ulteriori indicazioni fare riferimento a quanto comunicato su www.diocesipadova.it