Coronavirus, Amsi: serve un'alleanza sanitaria mondiale
"Più del 15% dei medici e infermieri sono contagiati da positivi sintomatici e asintomatici nei paesi coinvolti. Proteggiamo tutti i professionisti della sanità"...
"Più del 15% dei medici e infermieri sono contagiati da positivi sintomatici e asintomatici nei paesi coinvolti. Proteggiamo tutti i professionisti della sanità". Così l'Associazione medici di origine straniera in Italia (Amsi) e l'Unione medica euro mediterranea (Umem) con il Movimento uniti per unire "continuano a seguire l'onda crescente della pandemia di coronavirus nel mondo, tramite i nostri rappresentanti locali nei Paesi coinvolti".
Da circa un mese Amsi, Umem e Uniti per Unire "denunciano ancora una volta che è stata sottovalutata l'importanza di chiudere e controllare in tempo i confini, tutelando cosi chi entra ed esce dall'Italia e che viaggia in Europa e nel mondo. Come al solito l'Europa si è svegliata tardi per egoismo nazionale e politico visto che da piu' di un mese che chiedevamo di controllare i confini, sospendere Schengen e prendere decisioni tempestive e coraggiose".
"E' il momento di essere più uniti per salvare la salute di chi soffre e risolvere le criticità dei servizi sanitari, medici, infermieri, professionisti e proteggerli nel loro esercizio professionale cercando di fornire a tutti i Dpi per evitare ulteriori contagi visto che senza di loro non possiamo far funzionare la sanità in Italia- afferma il presidente Foad Aodi- Per tutti questi motivi illustrati e per tutte le denunce fatte in questi anni da Amsi, Umem e Uniti per Unire, lanciamo l'unica soluzione che può salvare i servizi sanitari e la salute globale una #Alleanzasanitariamondiale tra tutti i professionisti della sanità associazioni, comunità, confederazioni, giornalisti e professioni nelle varie discipline".