Conferenza sul futuro dell’Europa: Suica (Commissione), “non vogliamo continuare a fare ciò che si è fatto finora”
(Bruxelles) “Se non fossimo in grado di raggiungere risultati concreti, a vantaggio dei cittadini, sarebbe meglio non iniziare nemmeno”. Dubravka Šuica, vicepresidente della Commissione, è lapidaria.
Nel presentare mercoledì a Bruxelles le proposte dell’esecutivo in vista della Conferenza sul futuro dell’Europa, ne ha tratteggiato obiettivi e metodi, illustrando il documento scritto che ora passa all’esame di Europarlamento e Consiglio Ue.
La conferenza prenderà avvio il 9 maggio, della durata di due anni, ma solo dopo che sarà stata definita, presumibilmente entro febbraio, una dichiarazione congiunta delle tre istituzioni Ue.
“Non vogliamo continuare a fare ciò che si è fatto finora – ha spiegato –; occorre mettersi in ascolto dei cittadini e rispondere alle loro richieste”. La Commissione propone una conferenza “guidata” da Bruxelles, che però raggiunga, attraverso vari tipi di eventi, tutti i Paesi europei, “specialmente quelle regioni nelle quali registriamo le maggiori diffidenze verso l’Unione”.
Ma lei crede davvero nel successo della conferenza, le viene chiesto nella sala stampa del palazzo Berlaymont, sede della Commissione: “Certo, ci credo, altrimenti non sarei qui – afferma –. So che in passato esperienze simili hanno fallito, perché non si è passati dalle proposte a vere riforme, a novità che interessassero i cittadini”.