Anaao Assomed. La maggioranza dei sindacati medici non firma l'«accordo» del "trasferimento" dell'Ospedale Sant'Antonio

La maggioranza dei sindacati medici della AULSS 6 Euganea - almeno l'83,5% (ANAAO, AAROI, CIMO, FVM, UIL, FESMED) - non ha firmato l'«accordo» per il trasferimento dell’Ospedale Sant’Antonio all’Azienda Ospedaliera Universitaria.

Anaao Assomed. La maggioranza dei sindacati medici non firma l'«accordo» del "trasferimento" dell'Ospedale Sant'Antonio

Fino ad ora nessuna risposta a tutte le critiche e richieste mosse da cittadini, politici e sindacati, a confermare così un'insufficiente informativa priva di reali motivazioni, mostrando solo la natura opaca, illogica ed illegittima del trasferimento, condotto in via unilaterale contro tutti, al di fuori di ogni ragionevole confronto calpestando le relazioni sindacali. “Con questo bel regalo di Natale e Felice Anno Nuovo per i lavoratori del Sant’Antonio” - afferma il segretario aziendale ANAAO ASSOMED Mirko Schipilliti - “dopo un preludio di annunci avvolti nell'indifferenza, nell'arroganza, nella banalizzazione e due insoddisfacenti ed inadeguate  consultazioni con i sindacati, è emersa una gestione precaria e farsesca, con la frettolosa speranza che si firmi un accordo di fatto insostenibile e irricevibile, tre  paginette presentate il 28 novembre con contenuti inaccettabili poiché non veri, bilanci e risorse secretati, garanzie inadeguate e concessioni come briciole, discriminazioni. Praticamente una cambiale in bianco.”

A meno di un mese dalla fatidica data indicata per il passaggio al 1° gennaio in piene Festività, confusione ed incertezze continuano ad alternarsi e sembrano inoltre continuare a regnare sovrane fra le due amministrazioni: spunta la "necessità" dei Direttori generali di entrambe le aziende coinvolte di avvalersi last minute di ben due consulenze esterne, giuridica e fiscale, per garantirsi una tardiva “assistenza”, fra carenza di competenze e di tempo. Un aggravio di spesa pubblica di almeno 13595 Euro, di cui i tre quarti a carico dell'Euganea, che riconosce "la complessità tecnico-giuridica-fiscale" e “dei molteplici adempimenti”, le “problematiche di natura contabile per la corretta rappresentazione economico-patrimoniale”, che è “necessario un approfondito esame sull’argomento” per una “materia che si presenta complessa ed articolata, coinvolgendo interessi pubblici e privati di rilevante importanza”, con un ufficio legale che “non è in grado di garantire il necessario supporto all’Azienda”.

E dove sono i pareri/visti di congruità della Regione e il documento per il trasferimento dell’immobile? Manca il parere della Conferenza dei Sindaci, con opposizione dei comitati e delle associazioni cittadine, dei sindacati dei medici mentre in Azienda Ospedaliera Universitaria è grottesco che sia stato proposto prima ancora di appropriarsene un nuovo atto aziendale che include il Sant’Antonio. Non esistono giustificazioni e motivazioni, neppure formali, al trasferimento, ma solo rischi sotto ogni profilo e senza il futuro reale assetto organizzativo in assenza di ben 8 primariati su 13, un'opaca operazione finanziaria e patrimoniale che gioverà solo all'Azienda Ospedaliera per gli introiti che riceverà dalle prestazioni erogate e all’Università che allargherà ulteriormente il proprio controllo (vedi tabella).

ANAAO ASSOMED presenterà quindi ricorso al TAR anche contro le illegittime delibere aziendali della AULSS 6 Euganea e dell’Azienda Ospedaliera Universitaria sul trasferimento dell’Ospedale Sant’Antonio con richiesta di sospensione.

«Se politici e Direttori Generali non faranno retromarcia – commenta infine il segretario aziendale ANAAO ASSOMED dell'Euganea Mirko Schipilliti – a Capodanno stapperemo le bottiglie di spumante nei tribunali».

Fonte: ANAAO ASSOMED Aulss 6 Euganea

 

Numeri, dati e misteri della cessione dell’Ospedale Sant’Antonio
Superficie 27000 mq
Costo costruzione 150 milioni di Euro
Patrimonio immobiliare attuale 32.839.771 Euro
Posti letto 323
Motivazioni cessione Top secret
Informazione cessione Insufficiente
Pareri/visti della Regione su congruità cessione Non pervenuti
Provvedimento regionale per trasferimento proprietà Non pervenuto
Parere Conferenza Sindaci Assente
Sindacati medici contrari 83,5 % (ANAAO, AAROI, CIMO, FVM, UIL, FESMED)
Firme di cittadini contrari (petizione) Oltre 3000
Padovani contrari 75%
Medici Sant’Antonio contrari 62%
Rendicontazione fondi e risorse cedute Top secret
Ricavi AOPD da costi aggiuntivi per prestazioni trasferite, con incremento spesa pubblica Top secret
Costi consulenze per la cessione 13595 Euro
Dirigenti Medici da cedere 154+10 vacanti
Dirigenti sanitari da cedere 2
Altro personale sanitario da cedere 738 (inclusi posti vacanti)
Ricavi 55.295.293 Euro
Ricavi da prestazioni extra Ulss ceduti 6.106.486 Euro
Ricoveri/anno 10000
Interventi chirurgici/anno 6500
Visite specialistiche/anno 50469
Interventi diagnostica/anno 10000
Accessi Pronto Soccorso/anno 30000
Carenza medici ULSS 6 dopo cessione Aumenterà del 2%
Stipendi medici trasferiti Si riducono (non è definito quali eventuali aumenti seguiranno agli stanziamenti regionali dichiarati)
“Unità produttiva” cedibile No. Il Sant’Antonio è accorpato all’ospedale di Piove di Sacco come unico presidio secondo l’Atto Aziendale.
Ricorso al TAR contro le “schede ospedaliere” Presentato
Segnalazioni al Presidente ed ai Componenti dei Collegi dei Sindaci AULSS 6 Euganea e AOU PD Presentate
Segnalazioni al Presidente e Componenti Conferenza Sindaci AULSS 6 Euganea e AOU PD Presentate
Segnalazioni al Presidente e Componenti Comitato dei Sindaci del Distretto Padova Bacchiglione, Padova Terme Colli e Padova Piovese AULSS 6 Euganea e AOU PD Presentate
Ricorso al TAR contro le delibere AULSS 6 Euganea e AOU PD In preparazione

 

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Fonte: Comunicato stampa