Veglia dei giovani su Youtube. In preghiera oltre lo schermo
Davvero numerosi i partecipanti all’appuntamento del 10 dicembre Alcune parrocchie si sono organizzate per viverlo insieme
«Volevamo regalare ai giovani un momento scenograficamente di qualità, capace di suscitare emozioni, di coinvolgere in una partecipazione attiva, ma soprattutto di far pregare anche attraverso uno schermo». Così don Paolo Zaramella, direttore dell’ufficio di Pastorale dei giovani, racconta la veglia trasmessa su Youtube il 10 dicembre scorso.
Più di 850 contatti singoli quella sera, tra cui più di 20 parrocchie che si sono trovate in centro parrocchiale o nella propria chiesa. «A oggi, più di 4.500 accessi al video testimoniano che giovani (e diversi adulti) hanno goduto di un momento di preghiera intenso, frutto di un grande lavoro di collaborazione tra il mio ufficio, fra Fabio e fra Giambo della pastorale giovanile francescana e l’Ufficio delle comunicazioni sociali che, con don Daniele Longato, ha curato la regia dell’evento» continua don Paolo.
Diverse attestazioni sono arrivate anche da singoli e associazioni di sordomuti cattolici che anche da altre regioni hanno applaudito l’attenzione inclusiva della veglia, con la traduzione simultanea nella Lingua dei segni italiana, per la prima volta nella nostra Diocesi. «Vedere l’interprete (Livia De Paolis, ndr) che traduceva i canti è stato un grande aiuto per la mia preghiera. Ero attenta ai suoi gesti e alle sue espressioni e i suoi movimenti sembravano una danza che mi ricordava che si prega con tutto il corpo e non solo con le parole» scrive una giovane in un messaggio di gratitudine sui social.
La Veglia, ispirata alla frase evangelica «Non c’era posto nell’alloggio» (Lc 2,7) e all’esperienza della visione del Bambino Gesù da parte di sant’Antonio a Camposampiero, ha avuto un suo momento particolarmente forte nel momento in cui il vescovo Claudio ha pregato in silenzio tenendo stese le mani sull’Arca del Santo mentre i giovani scrivevano le loro preghiere di intercessione sulla chat di Youtube, che si è popolata di centinaia di nomi, situazioni, sentimenti, domande.
Partendo dal Vangelo il vescovo Claudio ha sottolineato che «anche nella nostra vita potrebbe esserci una qualche chiusura, non esserci spazio nei confronti del Figlio di Dio. Ma c’è qualche cosa di inatteso e di sorprendente. Nonostante le porte chiuse, Dio viene lo stesso a confondersi con noi, a farsi nostro compagno, nostro amico. Lui si fa presente nella vita e nella storia degli uomini, nasce comunque, sempre». Tutti i materiali della veglia si possono trovare nel sito www.giovanipadova.it