Unità pastorale di Valstagna. Perché dovrei confessarmi e come? Due appuntamenti di formazione

È bello parlare della misericordia di Dio che si manifesta, in modo particolare, nel sacramento della confessione.

Unità pastorale di Valstagna. Perché dovrei confessarmi e come? Due appuntamenti di formazione

Tuttavia, termini come “misericordia” e “perdono” sono difficili da declinare nella vita quotidiana, perché non sempre si possiedono gli strumenti per comprenderli completamente. Questa difficoltà, insieme all’esigenza di una specifica formazione su questi temi, è emersa nel corso di un incontro che si è svolto nella parrocchia di Oliero, nell’unità pastorale di Valstagna. Così è nata la proposta di preparare la serata della celebrazione penitenziale comunitaria del venerdì 22 marzo – proprio a Oliero – con due appuntamenti di formazione: venerdì 8 marzo, don Lorenzo Mocellin, collaboratore dell’up, interviene sul tema “Perché dovrei confessarmi?”; venerdì 15, don Sandro De Paoli, parroco dell’up, parla di come ci si confessa. «Il primo incontro affronta l’argomento dal punto di vista teologico e antropologico, soffermandosi sulla figura di Dio che accoglie l’uomo con uno sguardo misericordioso, e dell’uomo peccatore che viene guarito dal perdono. Il secondo si soffermerà sulle modalità con cui dovremmo accostarci alla confessione – precisa don Sandro De Paoli – È necessario riscoprire il valore dei sacramenti come un’eredità preziosa che il cristiano riceve in dono, per poter vivere pienamente questa umanità nuova. In particolare, è importante dare uno spessore esistenziale più profondo ai sacramenti della confessione e della comunione, che ogni settimana ci permettono di riconciliarci con il Signore e di rivivere il miracolo della resurrezione nell’eucaristia».

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