Un po' di storia su Villa Immacolata. «Sorgerà nuova, capace, rispondente all’ animo...»
Una casa per i giovani. Villa Immacolata è nata con l’obiettivo di formare la loro vita spirituale. Per farli incontrare con il Dio della salvezza
«I nuovi tempi domandano nuove opere. L’opera, per la quale il vescovo rivolge ora alla Diocesi la sua parola, è una casa di esercizi spirituali per la Gioventù maschile. (...) Si è dovuto provvedere finora inviandola a case che la Provvidenza ha fatto sorgere qua e là specie attraverso l’opera di benemeriti istituti religiosi. Ma Padova, Diocesi così grande, deve avere la propria casa. I giovani da molto tempo stanno pregando e insistendo; e oggi finalmente la Provvidenza ci è venuta incontro. (...) L’opera certamente costa; ma non ci spaventiamo: siamo fiduciosi nella Provvidenza di Dio e nella comprensione e generosità della Diocesi. Abbiamo attorno a noi dei giovani ardenti, i quali anelano a questa loro casa: bisogna aiutarli».
A scrivere queste parole, il 26 ottobre 1947, è il vescovo Carlo Agostini. A provocare la “nascita” di Villa Immacolata è la necessità che i Giovani di Azione cattolica (Giac) si formino. L’assistente di allora, don Pietro Costa, «era fermamente convinto – si legge nel libretto per il 60° della casa – che tutti i ventimila giovani della Diocesi iscritti dovessero partecipare a un corso di esercizi spirituali almeno due volte fra i 15 e i 30 anni».
La prima pietra della casa viene benedetta e posata il 18 luglio 1948. «Sorgerà nuova, capace, adatta allo scopo – si legge nel Bollettino diocesano luglio-agosto 1948 – rispondente all’animo giovanile fatto per l’espansione, che specialmente qui, dove verrà per incontrarsi col Dio della onnipotenza creatrice, col Dio della salvezza copiosa, esuberante, ama di trovare ampio respiro, luminosa festa di ambiente e di proporzioni».
I primi esercizi spirituali a Villa Immacolata portano la data del 16 luglio 1950. Non si sono mai fermati... fino a oggi.