Transito del Santo. Il 12 all'Arcella si apre la festa
Un’emozione palpabile, contagiosa si diffonde nell’aria di questa sera trepidante di preghiera e di sincera devozione: è il 12 giugno, la data in cui la città di Padova dà inizio alla festa di sant’Antonio, con la rievocazione storica del Transito del Santo morente.
«La commemorazione del Transito di sant’Antonio non è soltanto l’evento che apre la festa del 13 giugno, ma è anche l’iniziativa antoniana più importante, che ci caratterizza e ci identifica, poiché la morte del Santo avvenne proprio qui, nel nostro quartiere – spiega padre Fernando Spimpolo, parroco dell’Arcella – Dal punto di vista storico, ricordiamo come sant’Antonio, arrivando in città da Camposampiero, si fosse aggravato durante il cammino, tanto che i frati che lo accompagnavano decisero di sostare nei pressi dell’attuale chiesa, dove si trovavano un convento di frati e uno di clarisse, perché potesse essere soccorso. Vi morì poche ore più tardi».
La rievocazione del Transito di sant’Antonio sarà rappresentata dai figuranti dell’associazione culturale Palio che, indossando tradizionali costumi medievali, ripercorreranno, accompagnati dalla banda musicale, l’ultimo tratto di strada compiuto dal Santo morente: partendo da piazzale Azzurri d’Italia alle 20.30, si snoderà poi lungo via Tiziano Aspetti per giungere alla chiesa di Sant’Antonio all’Arcella, popolarmente nota come la chiesa di Sant’Antonino, verso le 21.30, quando inizierà il tradizionale concerto di campane di tutta la città, che sancirà l’inizio ufficiale della festa.
Il corteo dei fedeli, che seguirà numeroso, sarà accompagnato lungo il cammino dall’ascolto di brani tratti da La vita assidua, la prima biografia del Santo, verosimilmente scritta postuma da un testimone oculare. In chiesa, dove i fedeli entreranno con il carro e la statua di sant’Antonio morente, contestualmente alla celebrazione liturgica, verrà dato spazio al discorso del ministro provinciale padre Giovanni Voltan, e delle principali autorità religiose e civili presenti.
«Sarà un giorno speciale. Tuttavia, la devozione a sant’Antonio all’Arcella è motivo di aggregazione da parte di fedeli che giungono alla nostra chiesa dalle altre parrocchie per assistere alle sante messe anche durante l’anno», conclude padre Fernando Spimpolo.