Settore apostolato biblico. Il rapporto con la Parola di Dio è esperienza accessibile a tutti
Sorto nel 2004, grazie a don Giovanni Leonardi, è impegnato a promuovere la conoscenza della Bibbia nelle comunità
L’apostolato biblico diocesano compie 17 anni. Un’età giovane, pensando a questa delicata fase della vita, con le prime importanti esperienze già alle spalle e foriera di speranze per il futuro. Vorremmo pensare così al Settore dell’apostolato biblico (Sab), sorto e riconosciuto a livello diocesano nel 2004, grazie all’iniziativa e alla passione per la Bibbia di don Giovanni Leonardi. Si trattava di portare a compimento l’indicazione conciliare per assicurare ai fedeli un «grande accesso alla Scrittura» (DV 22). Lo scopo del Sab è di promuovere la conoscenza della Bibbia nelle comunità.
La Settimana biblica diocesana, sospesa ora a causa della pandemia, fu la prima di una serie di iniziative che hanno contribuito alla diffusione della Parola nelle realtà ecclesiali. Tra le attività del Sab, si sono aggiunte la preparazione di sussidi per i centri di ascolto, l’organizzazione di corsi biblici e la promozione dei gruppi di lectio divina. Il Sab ha posto tra i suoi obiettivi primari la cura e la formazione di animatori biblici e dei catechisti impegnati nel cammino di iniziazione cristiana.
Un cammino è stato compiuto e nel frattempo il Sab si è costituito con un consiglio composto di dieci membri – tra laici, religiosi e religiose, diaconi permanenti e presbiteri – coordinati da un responsabile che condivide progettazione e programmazione delle varie iniziative all’interno dell’Ufficio per l’annuncio e la catechesi.
Il nuovo consiglio del Sab ha affidato a ciascuno dei suoi componenti un particolare ambito di interesse e riferimento (sociale-lavorativo, sanitario, mondo giovanile, università e scuola, mass-media, centri di spiritualità e comunità parrocchiali). Una diversa composizione dei membri del Sab, dunque, per ribadire che la Parola di Dio è la prima sorgente di ogni spiritualità cristiana e il rapporto con essa è esperienza aperta a tutti, a partire dai loro contesti di vita e azione. Dalla grazia della Parola tutti possono ricevere la luce e il sostegno indispensabili al discernimento personale e comunitario per potersi orientare nelle difficili vicende del mondo e nel cammino di fede.
Giuseppe Casarin
referente settore apostolato biblico
Condividere è l’invito lanciato dall’Ufficio
Nel testo Ripartiamo insieme troviamo scritto: «Fare comunità significa dare slancio alle relazioni, liberandole dalla tentazione del possesso o dei numeri e facendo emergere il contributo di ciascuno». Richiama il nostro invito a quanti ci raccontano la catechesi in questo tempo: condividi! Nel nostro sito c’è uno spazio dedicato alla “condivisione delle parrocchie”, pensato per raccogliere attività frutto di collaborazioni, creatività e spunti nuovi dalle guide. Vorrebbe essere l’“angolo bello” della condivisione. Scrivi a ufficiocatechistico@ diocesipadova.it Leggiamo nella riflessione pasquale: «È stata aperta la porta della comunione con il Signore: comunione feconda, bella, profumata, dolcissima da gustare, luminosa da trasmettere». Condividere è una caratteristica dei risorti: ce lo auguriamo!
Aprile, tornano “I Notturni dell’ascolto”
Seconda “coppia” di appuntamenti on line, il 23 e 24 aprile, promossi dal Sab. Ad approfondire la parola “relazione” saranno Silvia Zanconato (biblista) e Margherita Petranzan (architetto). Info: annuncioecatechesi.diocesipadova.it
Introduzione alla Bibbia: corso on line
Dal 22 aprile al 10 giugno si tiene un corso on line di introduzione alla Bibbia: otto incontri sfogliando la Parola, scoprendone la storia e i modi per leggerla. Iscrizioni entro il 12 aprile scrivendo a leggerelabibbia.pd@gmail.com