Santa Giustina, i 50 anni dell'Excelsior Rugby
Da tre anni, grazie alla volontà del parroco don Federico Lauretta, il rugby è tornato nel campo dietro la chiesa di Santa Giustina. La società Excelsior Rugby festeggia i cinquant'anni, all'insegna di una continuità ritrovata nel legame tra "old" e ragazzi.
L’Excelsior Rugby compie 50 anni e festeggia con una cena nella parrocchia di Santa Giustina. È proprio nel campo parrocchiale dietro la basilica che, dal 1968, giocatori come Vittorio Munari, Mario Ravazzi, Carlo Barbieri, Gianni Banzato e Andrea Frezza cominciarono a familiarizzare con la palla ovale, per poi affermarsi con le maglie del Petrarca, del Cus o delle Fiamme Oro. Molti di loro si ritrovano sabato 30 giugno alla cena in parrocchia, insieme agli atleti, ai bambini e ai loro genitori con i quali tre anni fa hanno ridato vita a questa storica società sportiva.
L’Excelsior Rugby è stato infatti rifondato nel 2015 grazie alla passione e alla volontà del parroco don Federico Lauretta, benedettino, e di un gruppo di amici, decisi a far tornare il rugby dentro le mura di Padova. «Ho esposto il mio progetto a un vecchio amico, Filippo Aghito, membro della squadra old Ombre Rosse – racconta don Lauretta – e a un’altra “ombra” Christian Meneghello. Tutti e tre insieme, dopo che si è aggiunta a noi Stefania Tellatin, abbiamo dato il via a questa avventura».
La società era confluita insieme ad altre nell’asd Real Padova, ma «abbiamo chiesto al presidente Giorgio Mazzucato di poter riavviare il rugby mantenendo il nome Excelsior e la proposta è stata accolta». Ad allenarsi con la maglia biancazzurra sono ora i bambini dai 4 agli 11 anni, intorno ai quali si è costituito un gruppo di vecchi giocatori e amatori che hanno dato vita all’Excelsior Rugby 1929. «Tra i pionieri del 1968 e i ragazzi del 2015 – conclude don Lauretta – è un legame simbolico che trova in un altro “old”, Lucio Banzato, la sua icona più eloquente».