Progetto Vali. Ripartire con slancio attraverso il lavoro
Il progetto Vali. Dopo quasi un anno è tempo di bilanci: riscontri del tutto positivi per i beneficiari dell’iniziativa di Fondazione Cariparo, Irecoop Veneto, Caritas, Camere di commercio e Csv
Accompagnare le persone in difficoltà a causa della mancanza di lavoro e di altre problematiche di origine sociale verso un’uscita il più possibile duratura dalla loro condizione, aiutandole a inserirsi nel mercato del lavoro e in generale agendo sulle cause del disagio: questo è l’obiettivo di Vali – Valore autonomia lavoro inclusione, il progetto ideato da Fondazione Cariparo e realizzato in collaborazione con Irecoop Veneto. La Caritas di Padova è partner dell’iniziativa, così come la Caritas di Adria-Rovigo, Veneto Lavoro, i Comuni di Padova e Rovigo, il Csv di Padova e Rovigo e le Camere di commercio di Padova e di Venezia-Rovigo. Destinatari dell’intervento sono le persone disoccupate da almeno dodici mesi e i lavoratori autonomi con un reddito inferiore ai 4.800 euro annui. Per tutti è necessario essere residenti o domiciliati nelle province di Padova e Rovigo, avere la cittadinanza comunitaria o il regolare permesso di soggiorno e appartenere a una famiglia con un Isee inferiore ai 20 mila euro annui.
Vali li accompagna in un percorso individuale di ricerca lavoro, durante il quale vengono definite le competenze personali e professionali, suggerite le opportunità e i servizi presenti nel territorio, e sottoposte le candidature alle aziende potenzialmente interessate all’inserimento. L’intervento, infatti, punta anche a fare dialogare la domanda con l’offerta di lavoro. Per questo, oltre all’accompagnamento del soggetto alla ricerca di un ricollocamento lavorativo, un’importante azione viene svolta per individuare quelle aziende del territorio in grado di gestire più efficacemente l’inserimento lavorativo. Se l’ideazione e il sostegno del progetto con oltre 3,3 milioni di euro sono in capo a Fondazione Cariparo, la sua implementazione è in carico a Irecoop Veneto che ha istituito uno sportello “ad hoc” in via Savelli 128 a Padova. La persona interessata ad accedere al Progetto Vali viene presa in carico da una consulente che ha il compito di accompagnarla, facilitando il suo percorso di reinserimento lavorativo. Sono previste oltre 37 ore di incontri frontali inframezzati da lavori di gruppo, a cui segue una fase di monitoraggio una volta effettuato l’inserimento in azienda. Il tutto avviene in stretta sinergia con quegli enti – come i centri per l’impiego di Veneto Lavoro, i servizi sociali dei Comuni e le Caritas – il cui ruolo è da un lato quello di far conoscere le opportunità del progetto alle persone con cui vengono in contatto e, dall’altro, continuare a supportare le persone che hanno segnalato, contribuendo a definire assieme alla persona stessa e alle consulenti Vali il percorso di reinserimento lavorativo. In questo panorama stanno emergendo delle proficue collaborazioni tra le consulenti del progetto e i volontari Caritas. Questo si verifica su due livelli: quello della promozione del progetto e quello del percorso di inclusione. «Nel primo ambito – spiegano i responsabili – i volontari Caritas sono felici di segnalare al progetto persone che aiutano da tanto tempo e che non riescono a trovare lavoro.
Nel secondo ambito la prossimità e la vicinanza tipica delle Caritas si stanno rivelando complementari alle professionalità messe in campo dalle consulenti dell’iniziativa». In questo modo i beneficiari ricevono assistenza, supporto e servizi qualificati e vengono attivati su diverse dimensioni della loro vita, da quella personale e familiare a quella legata alla dimensione lavorativa. «Una complementarietà quindi che è ricchezza, confronto e stimolo, nel
primario interesse delle persone in difficoltà. Il Progetto Vali tra qualche mese compirà un anno di vita e il bilancio, a oggi, per le persone che sono coinvolte, è molto positivo perché sta consentendo loro, grazie al supporto delle consulenti, di ritrovare motivazione, fiducia in sé stessi, consapevolezza delle proprie risorse e possibilità, per riattivarsi e riavvicinarsi al mondo del lavoro».