Piove di Sacco. Rischio ambiente, comunità attive
La cura dell'ambiente in cui viviamo, in una visione cristiana, unita alla conoscenza del proprio e le sue fragilità: su questo tema la parrocchia di Sant'Anna di Piove di Sacco si interroga con due incontri formativi giovedì 10 e 17 maggio nel chiostro dela Santuario della Madonna delle Grazie e con una azione concreta di pulizia del quartiere domenica 20 maggio, grazie alla collaborazione tra diverse associazioni.
«Desideriamo come comunità cristiana piovese stimolarci a una spiritualità ecologica, per lo sviluppo di nuove convinzioni, nuovi atteggiamenti e stili di vita ed educare all'alleanza tra l'umanità e l'ambiente». A dirlo è don Giorgio De Checchi, parroco di Sant'Anna, Grazie, Tognana e Piovega e vicario foraneo di Piove di Sacco, presentando l'iniziativa "I nostri fiumi, la nostra terra. Fra rischio idraulico e straordinarie opportunità ambientali", organizzata dalla parrocchia di Sant’Anna con Legambiente Piove di Sacco, l’associazione Spiritus Mundi, il gruppo Scout-Agesci Piove di Sacco 1° e il comitato intercomunale Brenta Sicuro.
«Sulla scorta dell'enciclica Laudato si' di papa Francesco, dedicata alla cura dell'ambiente in un'ottica cristiana – prosegue ancora don De Checchi – domenica 20 maggio la comunità parrocchiale, con le realtà associative in prima linea, l'Agesci in particolare, si ritroverà per una attività di pulizia del quartiere Sant'Anna». I dettagli vengono spiegati da Marino Zamboni, del comitato Brenta Sicuro: «Con i volontari ci ritroveremo alle 8.30 sul sagrato della chiesa e a tutti i partecipanti verrà fornito l’occorrente per provvedere alle pulizie (guanti e sacchi), oltre a una pettorina ad alta visibilità».
Per due settimane la comunità parrocchiale è anche invitata a conoscere meglio il proprio territorio grazie a due serate informative che si svolgono nella suggestiva cornice del chiostro del santuario della Madonna delle Grazie. La prima si è svolta giovedì 10 maggio, con la presenza dell'associazione Spiritus Mundi e il suo interessante progetto di rigenerazione di boschi nelle nostre pianure, ultimo dei quali in fase di realizzazione a Polverara. Mentre il circolo di Legambiente Piove di Sacco ha analizzato il tema della conservazione e valorizzazione di alberature e aree verdi che portano grandi vantaggi per le persone e l’intero ecosistema e il comitato Brenta Sicuro si è concentrato sull’abbandono dei rifiuti: autentica “piaga” per i nostri territori.
Giovedì 17 maggio sempre alle 20.45, Emanuele Martino del comitato Brenta Sicuro introdurrà il contesto storico e ambientale del territorio, i corsi d’acqua con la loro importante funzione di trasporto, ambientale e il rischio idraulico connesso. Daniele Buson proporrà, con le immagini da lui riprese, una drammatica rottura arginale avvenuta nel 2010; Alberto Dacome parlerà della morfologia fluviale che studia i processi che avvengono nel reticolo idrografico. Marino Zamboni racconterà il fronte delle manutenzioni arginali e l’indagine sulle criticità arginali che il comitato ha condiviso con i comuni del basso corso del Brenta e sul Bacchiglione. Infine, Danilo Franceschin, illustrerà il nodo idraulico di Padova con le vicissitudini dell’eterna incompiuta: l’idrovia Padova-mare, la sua progettazione e lo stato di fatto attuale.