Pellegrini dal mondo per pregare Antonio, il Movimento spirituale 2024 in Basilica del Santo a Padova

I dati registrati in sacrestia lo scorso anno. Domenica 16 febbraio la Festa della Traslazione delle reliquie del Santo, detta della Lingua, il secondo evento antoniano più partecipato dai devoti dopo il 13 Giugno

Pellegrini dal mondo per pregare Antonio, il Movimento spirituale 2024 in Basilica del Santo a Padova

In vista della Solennità della Traslazione delle reliquie di Sant’Antonio, popolarmente nota come Festa della Lingua del Santo, che si terrà domenica 16 febbraio nella Pontificia Basilica di Sant’Antonio a Padova, i frati del santuario tracciano il bilancio del cosiddetto Movimento spirituale dello scorso anno, che comprende pellegrinaggi, celebrazioni e personalità religiose e civili registrati in sacrestia. Numeri di fatto parziali, che non tengono conto delle migliaia di devoti che arrivano al Santo in autonomia e degli altrettanti turisti.

Nel 2024 infatti i pellegrinaggi registrati in sacrestia sono stati in totale 1.097 in aumento rispetto ai 1.023 dell’anno precedente, a cui hanno partecipato complessivamente 46.309 devoti del Santo. Di questi, 220 sono i gruppi italiani per complessive 9.844 persone e 877 quelli stranieri per 36.465 persone provenienti da 52 nazioni. I pellegrinaggi registrati nel 2023 erano stati 1.023 (156 gruppi italiani e 867 stranieri da 47 nazioni).

Come per l’anno precedente, anche nel 2024 il Paese estero più rappresentato nei pellegrinaggi è stato la Polonia con 13.343 pellegrini. A distanza, seguono nell’ordine: la Francia con 3.332 pellegrini; gli USA con 2.896; Germania con 2.129 p.; e l’Ungheria con 1.882 p.

L’area di provenienza dei pellegrinaggi esteri continua a essere principalmente l’Europa con 28 nazioni; a seguire le Americhe, 13 nazioni tra Nord e Sud America; Medio oriente e Asia, 8 nazioni; Africa, 79 pellegrini tra Uganda e Ghana, in aumento rispetto al 2023; Australia con 273 pellegrini. I gruppi più piccoli di pellegrini sono arrivati da Cipro (15 pellegrini), da Libano e Guatemala (18 p. per ciascuno) e Norvegia (20 p.). Anche nel 2024 sono continuati i pellegrinaggi da zone di guerra: per pregare il Santo dei miracoli dall’Ucraina sono arrivati 12 gruppi per 471 pellegrini totali, un trend in aumento da due anni a questa parte.

mesi più “gettonati” dai pellegrini esteri sono stati nell’ordine: settembre con 131 gruppi per 6.234 devoti; giugno con 117 gruppi per 4.938    devoti; aprile con 115 gruppi per 4.896 devoti.

Come accennato poc’anzi, dalle regioni italiane sono arrivati nel 2024 al Santo 9.844 pellegrini da 18 regioni su 20, per un totale di 220 gruppi organizzati. Quella con il più alto numero di gruppi registrati in sacrestia resta il Veneto con un totale di 2.217 persone, seguita nell’ordine da Lombardia 1.538 p., Emilia Romagna 798 p.Piemonte con 718 p. Campania con 630 p. Nessun pellegrinaggio organizzato è invece arrivato da Basilicata e Calabria.

pellegrinaggi di italiani si sono concentrati in particolare nella primavera, nell’ordine nei mesi di aprile con 61 gruppi per 2.669 pellegrini totali, marzo con 40 gruppi e 2.298 p. e maggio con 32 gruppi e 1.291 p.

Per quanto riguarda le celebrazioni e i riti religiosi, nel 2024 in Basilica del Santo sono state celebrate 12.623 sante messe, con la distribuzione di 305.600 comunioni (l’anno precedente si erano registrate 13.033 sante messe e 379.300 comunioni). In aumento i battesimi: 130 rispetto ai 102 del 2023; stabili i matrimoni, una tredicina. A celebrare le sante messe, oltre ai frati minori conventuali (10.437) anche sacerdoti di passaggio (2.186).

Tra i molti pastori d’anime che hanno presieduto le sante messe al Santo nel 2024, ci sono stati vescovi, arcivescovi, cardinali. Una buona parte degli altri prelati proveniva dall’estero: Brasile, Polonia, Sri Lanka, Slovenia, Francia, India, Repubblica ceca, Irlanda, Germania, Ucraina, Filippine, Messico, Argentina, Taiwan, Iraq, Guinea, Gabon, USA, Canada, Paesi Bassi, Austria.

Nella Cappella delle Reliquie durante il 2024 sono transitate 979.274 persone (in aumento rispetto ai 903.357 passaggi dello scorso anno). Oltre al 13 giugno, i giorni di massima affluenza nel corso dell’anno sono stati nell’ordine: 1° maggio, Festa dei Lavoratori, con 8.222 passaggi (è questo il giorno del pellegrinaggio annuale al Santo dei devoti dello Sri Lanka che abitano in Italia) e sabato 5 ottobre, con 4.960 passaggi. I mesi che hanno registrato più passaggi sono stati aprilemaggio e, in particolare, giugno. Numeri parziali, questi, che non tengono conto di coloro che non entrano nella Cappella della Reliquie o non sfilano davanti al conta-persone.

Per quanto riguarda le “presenze virtuali”, aumentano rispetto all’anno precedente anche i devoti che seguono in streaming social e web le celebrazioni giornaliere o le proposte spirituali promosse dai frati della Basilica. Con la fine del 2024 i followers della pagina Facebook italiana “Sant’Antonio di Padova - i Frati della Basilica” hanno superato quota 533mila (con un aumento di quasi 70mila rispetto all’anno precedente), mentre quelli della pagina in lingua inglese “Saint Anthony of Padua - The friars of the Basilica” hanno raggiunto quasi i 400mila follower. In generale, il portale Santantonio.org nel 2024 ha registrato più di un milione e mezzo di visite.

«Credo sia suggestivo poter guardare ai “movimenti” dei pellegrini e dei fedeli che hanno fatto visita a Sant’Antonio lasciandosi quest’anno illuminare dalla speranza. L’anno giubilare che stiamo vivendo, infatti, in tanti modi ci esorta a fare respirare meglio il nostro cuore, ad aprirlo verso orizzonti più vasti senza lasciarci intristire – commenta il rettore della Basilica del Santo, padre Antonio Ramina –. Vero è che nel mondo vi sono tantissime ragioni di preoccupazione; e anche nelle nostre famiglie e comunità spesso ci sentiamo “allo stretto”: preoccupati e ansiosi a causa di tante difficoltà. Ma è anche vero che non siamo soli! È questa la prima constatazione grata che mi sento di fare, stando in Basilica. Toccare con mano la devozione di tantissime persone sparse in tutto il mondo ci fa sperare: non camminiamo come vagabondi isolati, ma percorriamo insieme le strade della vita; speriamo insieme! Sant’Antonio ha questo “potere buono”, di attirarci a sé con benevolenza e di farci “famiglia”. Il Santo continua a indicarci le vie del Signore esortandoci a trovare luce nel Vangelo, facendoci venire la nostalgia di relazioni serene tra di noi. Facendoci anche sentire il desiderio del “cielo” quando scopriamo che non vale la pena lasciarci prendere da risentimenti; meglio è seguire vie di riconciliazione con Dio, di comunione nuova tra di noi. Sono questi i “miracoli” più frequenti che accadono accanto alla tomba di Sant’Antonio. Lì sembra concentrarsi una “energia spirituale” che i secoli hanno depositato grazie alla devozione di innumerevoli persone. Vogliamo anche noi attingere a questa fonte di comunione e di speranza, per rimetterci in cammino con fiducia».

“Festa della Traslazione delle Reliquie del Santo”, detta “della Lingua” 2025

Domenica 16 febbraio le celebrazioni seguono l’orario festivo.

In particolare, le principali sono:

ore 8.00: S. Messa trasmessa da Radio Maria, presieduta da p. Antonio Ramina, Rettore della Basilica di S. Antonio

ore 10.00: S. Messa per gli Associati al «Messaggero di sant’Antonio», presieduta da p. Massimiliano Patassini, Direttore editoriale dei mensili antoniani

ore 11.00: S. Messa solenne, presieduta da S. E. Rev.ma Mons. Diego Giovanni Ravelli, Delegato Pontificio per la Basilica

ore 18.00: S. Messa cantata, presieduta da p. Carlos Trovarelli, Ministro generale dell’OFM Conv.
A seguire la processione all’interno della Basilica con la Reliquia del Santo.

Le SS. Messe delle ore 11.00 e delle ore 18.00 sono animate dalla Cappella Musicale Antoniana e saranno trasmesse in diretta televisiva e in streaming web e social, info qui: https://www.santantonio.org/it/live-streaming .

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Fonte: Comunicato stampa