La scuola senza Natale? No, perché non è scuola
Sarà la pandemia che ci sovrasta ancora, sarà il rigido autunno che volge al termine, sarà l’espressione distratta e rassegnata che si legge negli occhi di volti mascherati sul bus o al bar o negli ambienti di lavoro, ma quest’anno il Natale ha davvero un sapore un po’ strano.
Parole come solidarietà, accoglienza, fiducia, dono, speranza sono sempre valori importanti e mai come adesso sono necessari, eppure sembrano pallide larve, sono come svuotati, pare davvero che brillino meno per stanchezza, smarrimento e paura del futuro.Poi, come se non bastasse, c’è chi vorrebbe “barattare” la parola Natale con altro, come se fosse possibile trasformarla in chissà che cosa, a dispetto della storia e di duemila anni di cristianità.Anche a scuola, ammettiamolo, si avverte una certa stanchezza, mista a...